La denominazione di "Stanzette terrene" individua i tre ambienti del
piano terreno a destra dell'atrio. Al termine della costruzione del
Palazzo Nuovo ogni singolo ambiente era aperto sul portico e solo tra
Sette-Ottocento e momenti successivi anche queste sale furono destinate a
sede espositiva. In particolare, le Stanzette terrene a destra accolgono
monumenti epigrafici di notevole interesse.
Tra questi sono da menzionare i frammenti di calendari romani
post-cesariani in cui risulta il nuovo anno, che Cesare definì di 365
giorni, ed elenchi di magistrati detti "Fasti minori", in relazione ai più
celebri Fasti conservati nel Palazzo dei Conservatori. Nella prima stanza
sono raccolti numerosi ritratti di privati romani, tra i quali si segnala
quello relativo a un membro della famiglia giulio-claudia, forse
Germanico, figlio di Druso Maggiore, o Druso Maggiore stesso (metà del
secolo d.C.).
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