[ urn:collectio:0001:amb:15019 ]

Iconography
Title: Sala dei Capitani
=
Typology: ambiente, sala
Administration
Comune di Roma, Musei Capitolini, Inventario Ambienti, amb 000000
Collocation
Musei Capitolini, Palazzo de'Conservatori, Sala dei Capitani
Creation
from 1601 > until 1700 Stile sec. XVII
Technical data
Measurements: Length 0.00m   Width 0.00m  
Material:
Notes:
Description

La decorazione ad affresco della sala è stata eseguita dal pittore Tommaso Laureti tra il 1587 e il 1594. Essa ripropone la rappresentazione ed esaltazione degli exempla di virtù e coraggio raffigurati negli episodi di Muzio Scevola e Porsenna, Grazio Godile sul ponte Sublido, La giustizia di Bruto e La vittoria del lago Regillo, ripresi dalla narrazione dello storico romano Tito Livio. Il pittore siciliano, chiamato a Roma da Gregorio XIII per affrescare la volta della Sala di Costantino, narra gli episodi storici con accenti monumentali e un vivace cromatismo. Il suo linguaggio è ricco di riferimenti alla pittura di Michelangelo, evidente nei particolari dell'affresco di Muzio Scevola e Porsenna, così come indubbio è il richiamo a Raffaello nella scena de La giustizia di Bruto, che acquista un particolare valore simbolico essendo raffigurata sulla parete ove i Conservatori sedevano in tribunale.

Questa sala, seconda per dimensioni e ricchezza decorativa solo alla Sala degli Orazi e Curiazi, fu scelta fin dall'ultimo decennio del XVI secolo per celebrare, accanto alle virtù degli antichi antenati, la sapienza di uomini illustri e il valore di condottieri dello Stato Pontificio. Vennero così apposte alle pareti lapidi - tra le più significative quella in memoria di Virginio Cesarmi (1624), il cui ritratto, attribuito con diverse opinioni a Bernini o Duquesnoy, è considerato unanimemente opera significativa della scultura romana dei primi decenni del XVII secolo - e innalzate statue in onore dei Capitani. Per la realizzazione di queste sculture costanti sono stati il riuso e la rielaborazione di materiali antichi, come si riscontra nella statua in onore di Alessandro Farnese (del 1593, con il ritratto opera dello scultore Ippolito Buzi) e in quella colossale celebrativa di Marcantonio Colonna che, al comando delle galere pontificie, aveva contribuito alla vittoria della flotta cristiana nella battaglia di Lepanto del 1571. Nel 1630, per onorare Carlo Barberini, fratello di Urbano Vili, si affidò il restauro di un tronco di statua loricata romana allo scultore Alessandro Algardi che lo completò realizzando le gambe e le braccia, oltre al pregevole scudo; il ritratto del generale fu scolpito con grande efficacia dal Bernini. Si ricordano infine le due sculture raffiguranti Gianfrancesco Aldobrandini e Tommaso Rospigliosi, opere di Ercole Ferrata.

Bibliography
Print Resource: AA.VV., Musei Capitolini. Guida (2005) passim
Editing
Date: 2008-12-15
Name: Elena Pellegrino
Notes: Prima immissione dati sulla base della guida ufficiale.
Legacy data
Negativi:
Images



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