[ urn:collectio:0001:doc:invstorico:1747 ]

Prospetto [Ingresso] [Sala grande] Seconda Sala Stanza della Lupa Stanza della Loggia dove stà il Camino fol.42v Stanza dove stà La Lapide della concedute Grazie della S.Me:di Papa Clemente XII Stanza del Camerino Tondini numero settanta Piatti da Cappone numero 4 Bacili vecchi numero 2 fol45r Piatti Reali numero 10 Segue altra robba esistente nella sudetta stanza del camerino Nell’altro tiratore vi sono Sala detta dell’Ercole fol.48r Stanza avanti la Cappella detta delle Muse Nella Cappella esistente in detto Palazzo vi sono le infrascritte suppellettili Nella stanza della Pasticciaria vi sono l’infrascritte robbe, cioè [Firme]

[Ingresso]

Nell’ingresso del sudetto Palazzo à man dritta sotto il Portico vi è una nicchia dentro la quale vi è un piedestallo di Marmo con sopra la Statua di Marmo di Giulio Cesare Dittatore urn:collectio:0001:scu:00753

A mano manca sotto detto Portico vi è una nicchia, dentro la quale vi è un piedestallo di Marmo con sopra una statua parimente di Marmo di Ottaviano Imperatore

Nel Cortile di detto Palazzo sotto il Portico fatto d’ordine della S: Me: di Clemente XI vi è collocata nella nicchia di mezzo una statua di Marmo bianco di perfettissima maniera rappresentante Roma Trionfante, quale sta a sedere sopra un piedestallo di marmo nel quale vi è scolpita la Dacia Languente fol.37v ed alli lati di detta Statua vi sono in piedi due Statue di pietra paragone, o sia negro antico rappresentante due Re della Numidia prigionieri uno senza bracci, e l’altro senza le mani.

Nell’altre due nicchie collaterali sotto detto Portico ci sono due piedistalli di travertino con sopra due statue di pietra egizzia, o sia granito Orientale che rassembrano un Sacerdote, et uan Sacerdotessa del Tempio di Iside.

In fronte di detto Portico vi è l’Iscrittione di detto Pontefice con sopra l’arme di detto Pontefice, il tutto di marmo bianco.

Al piano di detto Portico nell’ingresso vi sono tre Cancelli di Ferro con sue punte alte otto palmi in circa, ed a quell(o?) di mezzo vi è la Serratura con sua Chiave.

A man dritta nell’ingresso di detto Cortile vi è un piedestallo con un piede di Colosso di marmo, sopra del quale vi è un altro piedestallo simile con una mano parimente di Colosso.

Segue un altro piedestallo con sopra un’ altro piede di Colosso simile

Segue un’ altro piedestallo grande di travertino ovato con sopra un cavallo, che vien sbranato da un Leone tutto di marmo antico

A sinistra cominciando dall’ingresso sudetto vi è un piedestallo nel quale vi è scolpita di basso rilievo in facciata una statua tutta in piede con sopra la testa di Colosso di Marmo, coll’iscrizzione, che dice (opera? epoca ?) di Domiziano Imperatore.

fol.38r Segue appresso un Piedestallo corniciato di marmo con sopra altro pezzo di marmo vacuo coll’iscrizzione, quale dice Ossa Agrippine in facciata e da una parte vi è un’altra iscrizzione Rubbiatella di Grano, con arme del Popolo Romano, e Conservatori di maniera gotica, sopra di qual marmo vi è una mano gigantesca di bronzo, si dice della Statua di Bronzo di Commodo Imperatore

Segue un piedestallo isolato di Travertino con sopra un altro piedestallo di marmo scorniciato sopra del quale vi è una testa gigantesca di bronzo coll’iscrizzione in detto piedestallo, che sia di Commodo Imperatore.

A dritta et à sinistra di detto Cortile vi sono in terra alcuni pezzi di framenti di Colosso di Domiziano Imperatore, Un Idolo Egizzio senza testa, e come si suol dire un torso. Trè Colonne di granito.

Sotto il Portico dell’Ingresso di detto Palazzo vicino la sudetta statua di Ottaviano vi è una nicchia con sopra una Statua di marmo rappresentante : una deità, ò sia Flora.

A piè del primo Capo di scala vi è la Colonna rostrale incastrata nel Muro sotto la quale vi è L’Iscrizzione della Vittoria navale di Caio Duillo.

Segue in un’altra nicchia la Lapide coll’iscrizzione dell’Università per le loro precedenze nella traslazione del Quadro del Santissimo Salvatore ad Sacta Sanctorum

Sotto la Ferrata, che da lume al ripiano di detta Scala vi è fol.38v un piedestallo antico del tempo di Adriano Imperatore con sopra un Leone con tre Monti.

Nel Muro Laterale della Scala grande a mano sinistra vi è una Lapide con iscrizzione antica, che corrisponde all’altra parte di detta scala, dalla quale apparisce in basso rilievo un Curtio, che si nasconde in una Palude, con sopra altra iscrizzione Lavorata con stucchi

A’ capo il primo Ripiano della scala nobile di detto Palazzo vi sono due Nicchie una dirimpetto all’altra, con dentro due statue di Marmo rappresentante Urania e l’altra la Verità.

In facciata di detto Ripiano vi è un cortiletto adornato di quattro nobilissimi bassi rilievi di marmo rappresentanti la Vittoria e Trionfo di Marco Aurelio contro li Parti.

Sopra à detto Cortiletto vi è una Statua di Marmo in piede rappresentante un Giove.

A’ mano manca di detta Scala nobile vi è un’iscrizzione antica concernente il Carroccio donato da Ferderico II Imperatore al Senato Romano con sopra altra iscrizzione moderna.

A’ Capo il secondo Caposcala vi è un Imagine della Madonna Santissima con suoi ornamenti, vetriata e Lanternone avanti della quale vi è una Lapide di marmo coll’iscrizzione del Voto che fece il Popolo Romano in tempo della S:M: di Clemente XI per la Liberazione del terremoto dell’anno 1703 e sotto detta Lapide vi è una custodia di legno per ripararvi fol.39r Candelieri et altro, che servono per ornamento della Sudetta Imagine avendo la Chiave e Custodia il Camerlengo del Popolo Romano.

[Sala grande]

Si trova il Portone della Sala grande di noce tutto di basso rilievo intagliato rappresentante varie Istorie Romane, per dove s’entra nella Sala grande tutta dipinta all’intorno a fresco dal Cavalier Giuseppe d’Arpino con figure rappresentante: Il Ratto delle Sabine il Sagrificio delle Vergini Vestali, il Sito per la fondazione di Roma, Romolo e Remo allattati dalla Lupa, la Guerra dei Romani contro li Popoli Veienti, et il Duello degli Orazij, e Curiazij.

In detta Sala vi è La Statua di Bronzo di Sisto V .

Un’altra di marmo di Urbano VIII

Un’altra parimente di marmo di Leone X

Un’altra similmente di Marmo di Paolo IV

Tutte quattro dette Statue sono sopra piedistalli di marmo con sue Iscrizzioni

Due pezzi d’Artigliaria montati sopra le rote con suo cacciapelo batti palle.

Due Portiere di Panno rosso con suoi Anelli e Ferri vecchi assai

Dodici cassabanchi di noce con Arme del Popolo Romano usati, e tarlati

Due busti incastrati ne marmi con sue Lapidi et iscrizzioni uno della Regina di Svezia, e l’altro della Regina di Polonia

Una lapide di Marmo con basso rilievo rappresentante uno fol.39r storione con sua iscrizzione per la misura de Pesci

Un’altra Lapide di marmo con Iscrizzione fatta nella sede vacante del 1740 per la divisa degl’abiti da soldati.

Due Porte per entrare nella Sala detta dell?udienza di Noce con bassi rilievi d’intaglio rappresentante diverse Istorie Romane

Il soffitto di detta Sala tutto di legno intagliato.

Seconda Sala

Tutta dipinta dal Cavalier Tomasso Laureti siciliano rappresentante L’Istoria di Mutio Scevola l’espulsione dei Traquinij, il Giudizio di Junio Bruto e la resistenza di Orazio Coclite nel Ponte Supplicio.

In detta sala vi sono le seguenti statue di marmo con suoi piedistalli di marmo rappresentanti Marc’Antonio Colonna, Tommaso Rospigliosi, Francesco Aldobrandini, Carlo Barberini, et Alessandro Farnese.

Una statua di marmo rappresentante un Dio Termine.

Quattro scabelloni di pietre diverse con quattro busti di marmo rappresentanti Giulio Cesare, Adriano Claudio, et un Famiglio de’ Taciti.

Un busto dentro una nicchia rappresentante Virginio Cesarini

fol.40r Un busto di pittura rappresentante Flaminio Delfini

Due Colonne grandi di verde antico di gran valore erette nell’anno 1727 negli due Angoli di detta Sala vicino vicino al Soglio con sopra le testa di Settimio Severo, e di Traiano Imperatori.

Il Soglio di tre’ gradini tutto di legno con suo tappeto sopra assai usato, sopra del quale vi sono quattro sedie all’Imperiale di velluto cremisi, con sue trine, e francie Cremisi e foglie dorate con coperte di corame usate e rotte

Tre’ Portiere di velluto cremisi con sue francie di seta, et oro vecchie assai con suoi anelli e ferri .

Due tele alle fenestre con sue tavole dorate con cordoni e fiocchi.

Il soffitto di detta Stanza è parimenti di legno intagliato

Stanza della Lupa

Per entrare nella quale vi sono due porte di noce intagliate di basso rilievo con figure rappresentanti Istorie Romane.

Dentro la medesima vi è il freggio dipinto à fresco rappresentante il Trionfo di Mario, e tutta apparata di Damasco Cremisino con trine, e francie d’oro di Germania sotto il fregio e sino al zoccolo

fol.40v Due Portiere di Damasco Cremisi più (usate) di tre teli l’una foderate di tela rossa con la sua francetta d’oro di germania e con suoi Anelli e Ferri.

Un baldacchino eretto di teli otto in tutto di Damasco simile all’apparato con trine e frangie d’oro simili con due armi ricamate del Popolo Romano

Un Quadro sotto detto Baldacchino con il ritratto della Santità di nostro Signore Papa Benedetto XIV felicemente Regnante con suo cordone e fiocco di seta , ed oro.

Un tappeto sotto detto Baldacchino assai vecchio e usato

Dodici sedie di Damasco cremisino fatte all’uso moderno trinate anche in fondo con trina d’oro di germania, con sue coperte di corame

E più due scabelloni di Damasco e trina simili con sue coperte di corame.

Una Lupa di bronzo molto antica allattante Romolo e Remo sopra un piedestallo di marmo isolato

Una colonna di pietra mischia con suo fogliame di marmo a piè con sopra la statua di bronzo nuda a sedere rappresentante Marzio Pastore, che si cava uno spino dal piede.

fol.41r Una colonna di Africano con sopra un busto di bronzo rappresentante Junio Bruto con suo suo cartello di bronzo

Un piedestallo parimente a triangolo con bassi rilievi nelle tre facciate sopra del quale vi è una statua di bronzo rappresentante uno dei Camilli

Tre busti di marmo dentro le nicchie sopra le porte di detta Stanza rappresentanti eroi romani.

Un quadro di Cristo morto con il ritratto del Padre Piazza cappuccino pittore con atto di adorarlo con sua cornicetta intorno di rame dorato

Un’ altro quadro di S.Francesca Romana con suo cordoncino di legno dorato

In una credenza incastrata alla porta vi sono l’infrascritte robbe cioè.

Il panno rosso foderato di tela rossa con armi del Popolo Romano, e de Conservatori ricamate di seta, serve per li giorni dell’Udienza.

Una cassettina di noce con dentro la bussola d’Argento, nella quale vi sono li nomi dei Signori Nobili Romani, che escono per Sindici infra annum, dentro li suoi cannellini d’argento nº 60.

Quattro scattole per custodia delle berrette

Quattro Rubboni di velluto vecchi

Tre Rubboni d’Amuerre usati essendone uno più lacero.

fol.41v Quattro berette di spomiglioncino

Altre tre più vecchie, e usate

E quattro di velluto vecchie, e usate

Un tappeto di corame usato, che serve per apparecchiare la Tavola grande, con un’ altro pezzetto di corame, et un pezzetto di tappeto assai vecchi ridotti in più pezzi.

Due piedi di noce piccoli intagliati, che già erano di un parafumo di legno fatto a gelosia

Alcuni ferretti vecchi di poco momento

Trè bandinelle alle fenestre di tela di Falpalà con sue tavole e fiocchi

Il soffitto di detta Stanza è parimente di legno intagliato.

Stanza della Loggia dove stà il Camino

La testa di Mitridate di marmo incastrata sopra la porta

Due Portiere di Damasco cremisi di trè teli per ciascheduna foderate di tela rossa con sua francetta di seta intorno con suoi anelli, e ferri

Due Scabelloni impellicciati di verde, e giallo antico

fol.42r Antico con sopra una tatua rappresentante la Deità, e l’altra la Dea Triforme.

Un tavolino vecchi coperto di velluto cremisi con francetta di seta attorno foderato di tela rossa assai vecchio , e usato

Un letto à credenza parimente vecchio coperto con velluto simile, e foderato parimente vecchio assai

Un camino con dentro due Capofochi grandi antichi con suoi balaustri d’ottone, con paletta, molle di ferro e tirabrascie

Quattro sedie di velluto cremisino vecchie con sue trine di seta rossa.

Sopra la Porta, che riesce nella sala dell’Ercole vi è una testa donata dal Signor Cavaliere Francesco Vettori nell’anno 1738

La sudetta stanza è parte dipinta à fresco, et parte vi sono le memorie incastrate nel muro di Alessabdro Farnese, e di Marc’Antonio Colonna et in faccia al camino vi sono scolpiti in marmo le fasti consolari in tempo della Repubblica.

Un focone di legno con sua padella di rame

fol.42v Stanza dove stà La Lapide della concedute Grazie della S.Me:di Papa Clemente XII

Vi è il soffitto con bassi rilievi di legno intagliato con Arme del Popolo Romano.

Vi è una Lapide di marmo con lettere di Metallo dorate delle grazie sudette.

Un fregio di pitture con varie Istorie nel muro dipinte a fresco.

La sudetta Stanza dal fregio sino allo zoccolo è tutta apparata di taffettano rosso cremisino con trine e francia sotto il fregio, e con piedino aggiustato intorno li stucchi il tutto d’oro di germania, con una cornice di legno doratoa tra il fregio, e l’apparato.

Una portiera di damasco rosso con sua francetta di seta foderata di tela rossa di tre teli con suoi anelli e ferri.

Alle due fenestre vi sono le sue tele di barbantina bianca con sue falpalà alla moda con suoi cordoni, e fiocchi di filo bianco, e con sue mensole con cornice dorata.

Un quadro della Madonna Santissima con il bambino S. Giuseppe, S. Anna, e S. Giovanni Battista , e si dice essere della scuola di Raffaelle d’Urbino. Cinque scabelloni di pietre mischie sopra il busto fol.43r della Poetessa Saffo, di Socrate, d’Arianna, di Apollo, e di Sabbina Poppea.

Un altro scabellone di pietra mischia, sopra del quale vi è la Testa di Medusa donata con il detto scabellone dall’Illustrissimo signor Marchese Francesco Bichi, mentre era Conservatore nell’anno 1731.

Sopra a detta testa vi sono due nicchie tramezzate da un’iscrizzione, dentro le quali vi sono li busti di marmo antichi, uno di Scipione Africano, e l’altro di Nerva donati dalla Santa Memoria di Clemente XI, come si legge in detta Iscrizzione.

Un altro scabellone simile sopra del quale vi è la testa di Michel Angelo Buonarroti con il busto di marmo negro, e la testa di bronzo.

Dieci sedie di velluto cremisino alla francese con sue conchiglie dorate trinate di seta cremisi con sue copertine di corame, il tutto usato, e vecchio assai (un’annotazione non leggibile)

In due altre nicchie vi sono due Anatre antiche di bronzo con suoi zoccoli di legno intagliati e dorati, ed in mezzo alle medesime vi è la testa e busto di bronzo in piccolo della Dea Iside con suo zoccolo di pietra fine con quattro sfinge di rame dorate, che sostengono il detto zoccolo.

fol.43v Una tavola d’albuccio con suoi piedi, e sopra di essa vi è un damasco di seta cremisi foderato di tela rossa con sua francetta di seta simile nelle cascate mischiata con filetti d’oro il tutto assai usato et una coperta di corame per la medesima

Un tavolino piccolo d’ albuccio con sua coperta di panno rosos e, coperta di detto panno

Stanza del Camerino

Detta Stanza è tutta parata di damasco rosso e giallo dal fregio sino al zoccolo, e nel fregio vi è intorno una cornice di legno dorata.

Nella finestra vi è la sua tela alla moda con cordoni e fiocchi di filo bianco con sua menzola , e cornice dorata ma usata.

Dodici sedie da camera di marocchino rosso con trinetta gialla ( un’annotazione non leggibile)

Un tavolino che serve per la Congregazioni con coperta di panno di Rubes con sue cascate e francetta di seta rossa usata. ( queste ultime due voci sono sbarrate)

Un specchio con cornice di cristallo intorno

Una (seguono due parole non leggibili) fina per commodo dell’Eccellenze

Una tavoletta coll’Orazioni con cornice di pero negra serve per le Congregazioni

Una tavoletta dove sono gl’ordini stampati da osservarsi dalli Fedeli.

fol.44r Una nicchia con sua antiporta di legno con vetri e cornicette dorate, e con arme dipinta del Popolo Romano con suo taffettà rosso alli vetri dentro qual nicchia vi è la cassetta con sua copertina di damasco cremisi foderata di tela con francetta di seta simile intorno con suo vaso di maiolica e due orinali, e dalla parte sinistra di detta nicchia, ò sia Bussola vi è un credenzone diviso in tre spartimenti, dentro de quali si ritrovano gli infrascritti argenti

Tondini numero settanta

nº primo ll.1

nº 2

nº 3

nº 4

nº 5

nº 6

nº 7

nº 8

nº 9

nº 10

nº 11

nº 12

nº 13

nº 14

nº 15

nº 16

nº 17

nº 18

nº 19

nº 20

nº 21

nº 22

nº 23

nº 24

nº 25

nº 26

nº 27

nº 28

nº 29

nº 30

fol44v

nº 31

nº 32

nº 33

nº 34

nº 35

nº 36

nº 37

nº 38

nº 39

nº 40

nº 41

nº 42

nº 43

nº 44

nº 45

nº 46

nº 47

nº 48

nº 49

nº 50

nº 51

nº 52

nº 53

nº 54

nº 55

nº 56

nº 57

nº 58

nº 59

nº 60

nº 61

nº 62

nº 63

nº 64

nº 65

nº 66

nº 67

nº 68

nº 69

nº 70

Piatti da Cappone numero 4

nº 1

nº 2

nº 3

nº 4

Bacili vecchi numero 2

nº 1

nº 2

fol45r Piatti Reali numero 10

nº 1

nº 2

nº 3

nº 4

nº 5

nº 6

nº 7

nº 8

nº 9

nº 10

Cocchiarini da sorbetti numero dicidotto di peso in tutto libbre 1 once 2 Y9

Due saliere vecchie basse da trinciera dorate di peso in tutto libbre 1 once 6 Y12

Numero dieci chicchere d’argento massiccio che pesano libbre 1 once 6 Y 12 furono commutate in numero dieci chicchere parimenti d’argento con sua anima di legno coperte di argento, et di dentro dorate con arme dei signori Coservatori al di fuori (in vigore di decreto della Congragazione Capitolina del 30 dicembre 1744)

Numero ventiquattro posate di argento alla francese con quattro cucchiaroni due de quali sbusciati di peso in tutto libbre 18 once 5 Y 21 con sue cassettine in numero due di (cordoano ?) cremisi con sue serrature e chiavi e maniglie di ottone per custodia delle medesime

Sottocoppe numero otto rinovate nell’anno 1736 à tutta usanza (cudronate?) che si conservano in una cassetta coperta di cordoano rosso, e dentro foderata di pelle rossa con suoi spartimenti con arme di sopra del Popolo Romano con sue maniglie dorate e serratura e chiave

nº prima libbre 5

fol45v nº 2

nº 3

nº 4

nº 5

nº 6

nº 7

nº 8

Candelieri numero otto, due dè quali sono con due braccioli, e due con padellina fatti all’usanza di peso in tutto libbre 14 once 4

Due smoccolatori di Archimio per servizio de medesimi

Uno stuccio di cordoano con maniglie di ferro serratura, e chiave con dentro sei panattiere di rame dorato

Una cassetta vecchia con dentro sette cortelli sortiti, e sette forchette assortite per servizio della trinciera

E più un’altra cassetta vecchia con diciotto lame di coltelli con mnichi d’osso

E più due candelieri piccoli d’ottone

Segue altra robba esistente nella sudetta stanza del camerino

Un tavolino d’albuccio fatto à guisa di cantarano con due cassettini, et il commodo sotto di riporvi la cassa de Rubboni d’oro coperto sopra fol.46r di corame rosso, con le cascate di damasco giallo, e rosso simile all’apparato con sue trine di seta gialla, e rossa, qual damasco è assai vecchio, e usato come è l’apparato.

Nel primo cassettino vi sono trè calamari, tre polverini, e tre pennaroli d’argento di peso

Un campanello d’argento di peso libbre 1 –21

Quattro cartelle per servizio delle Congregazioni

Un involto di francia d’ro di Germania

Quattro sottane di nobiltà con maniche per servizio dell’estate

Quattro Rubboni di spomiglione con quattro berette con suoi cordoni d’oro, con saccoccie di barbantina rossa usate

Nell’altro tiratore vi sono

Quattro Cimarre da camera d’amuerre negro usate

Altre quattro Cimarre di velluto ad opera con sue maniche di spumiglioncino di levare e mettere

E più quattro Rubboni di velluto con sue berette, e cordoncini d’oro con quattro sottane di tabbì ondate senza maniche

E più quattro cinte di seta negra che servono per estate, e per inverno

Una cassa per mettere li rubboni d’oro coperta fol.46v di corame rosso bollettat, e foderata di dentro di tela rossa con suoi tramezzi, in cui vi sono

Quattro rubboni di tela d’oro ad opera.

Quattro sottane di tabino (ponsò?) ondate con sue maniche, e quattro cinte di seta simile con suoi fiocchi d’oro.

Sala detta dell’Ercole

Quale hà il soffitto di legno intagliato à fogliami con arme del Popolo Romano perfettamente intagliato, e dorato.

Un fregio intorno di detta sala con pittura di buonissima maniera

Un camino di marmo bianco con sopra due statuette di bronzo, che rassembrano due soldati pretoriani con sopra una tavola di marmo di basso rilievo antica, che rappresenta la porta del Tempio di Giano con due putti di marmo sopra la detta tavola.

Un piedestallo di marmo bianco con sopra un Ercole di bronzo dorato molto antico con la sua clava in mano

Un piedestallo di marmo con sopra una statua fol.47r parimente di marmo rappresentante Marco Tullio Cicerone

Un piedestallo simile con statua di marmo sopra, che dicono sia Virgilio Marone, ò sia un Console Romano.

Quattro piedistalli di marmo, quali anticamente erano le matrici delle misure dell’orzo, dell’oglio, e del vino, sopra le quali vi sono quattro busti di marmo antichi

Trè nicchie sopra trè porte di detta stanza con tre busti di statue antiche, cioè due di marmo bianco, et una di porfido, quale rassembra il Capitan Bellisario.

Otto sedie di vacchetta alla moda con bracci ritorti, e sue conchiglie dorate con arme del Popolo Romano, e de Signori Conservatori.

Trè portiere di panno rosso con sua francetta attorno con suoi anelli, e ferri assai vecchie

Due tele di barbantina alle due finestre con suoi cordoni, e fiocchi di filo bianchi il tutto alla moda con sue mensole e cornici dorate .

Quattro scabelloni di marmo bianco con sopra quattro busti antichi parimenti di marmo.

Una colonnetta di marmo con suo piedestallo piccolo coll’iscrizzione, e sopra essa colonna vi è un rostro del Pesce Serra

Una credenza di noce dentro il camino fol.47v Dove sono le biancarie cioè

Quattro tovaglie damaschine nuove, tra le quali ve n’è una grande assai

Salviette damaschine numero venti otto nuove

Una tovaglia di cucina nuova alla Renza

Salviette damaschine vecchie, et usate assai numero tredici

Zinali da cucina numero dieci nuovi

Canavacci da cucina numero dieci nuovi

Altri sei canavacci laceri e rotti

Quattro tovaglie grandi alla damaschina

Altre due più piccole ridotte in stracci

Un’altra alla (Muccarama) in stracci

Et un fagotto di stracci tra salviette e zinali

fol.48r Stanza avanti la Cappella detta delle Muse

Quale è soffittata di legname intagliato à rosoni tutto dorato con fondi di color celeste, le pareti della quale sono tutte dipinte dalla scuola di Pietro Perugino, rappresenta il Trionfo della Sicilia, Annibale Cartaginese, che passa le Alpi, il Consiglio di Guerra di Fabio Massimo e l’Armata Navale de Cartaginesi.

Vi sono trè statue di marmo à sedere sopra à suoi piedistalli di marmo rappresentanti la Dea del Silenzio, la Dea Cibele, l’Abbondanza.

Un tondo sopra alla porta che va alla Stanza dell’Ercole con un busto di marmo dentro.

Cinque nicchie con dentro trè statuette di marmo rappresentate Putti baccanti, et altre due Ninfe in piedi parimenti di marmo, una delle quali senza testa.

In un altro tondo sopra una porta serrata vi è un’idolo Panteon di pietra basalte.

Due tavolini di pietra cipollina con piedi di legno negri, con suoi ferri.

Sei scabelloni di legno verniciati con arme del Popolo Romano

Una portiera di panno rosso con suoi anelli e ferri vecchi assai.

fol.48v Sei cassabanchi con arme del Popolo Romano

Un piedestallo bianco senza busto sopra

Nella Cappella esistente in detto Palazzo vi sono le infrascritte suppellettili

(E?) primo la detta Cappella è tutta lavorata di stucchi di bassi rilievi dorati con pitture fatte à fresco

Nelle parieti, tanto a dritta, come a sinistra dell’Altare vi sono quattro quadri, cioè a mano dritta la figura di S.Alessio e di S.Cecilia, et a mano sinistra della B.Ludovica Albertoni, e di S.Eustachio parimente a dritta et à sinistra dell’altare vi sono due quadri bislonghi di S. Gio. Evangelista e di S. Matteo, et a dritta et a sinistra della porta due altri quadri simili di S.Luca e di S. Marco

Il quadro dell’altare rappresenta l’imagine della Madonna Santissima con il bambino in braccio, e li gloriosissimi apostoli S.Pietro, e San Paolo.

Avanti il detto quadro vi è un panno di damasco cremisi di quattro teli foderato di tela rossa con francetta di seta et oro con arme nel mezzo del Popolo Romano con altre quattro dei Signori Conservatori, e Priore do ricamo d’oro con

fol.49v Con suo ferro, e cordone di follero il tutto assai usato

Una Croce d'argento con suo piede di peso libbre (50?)

Quattro candelieri simili di peso libbre 40 in tutti le sue veste di corame rosso, tanto per li quattro candelieri quanto per la detta croce

Nelli sudetti candelieri vi sono le sue boccaglie di legno tornito inargentato

Avanti al medesimo altare è una lampada d’argento con suo cordone, e fiocco da alzare, e bassare, con sua saccoccia di tela rossa, qual lampada è di peso libbre

Sopra detto altare vi è un scalinetto con cornice dorata tinto di diversi colori per tenervi sopra la Croce e candelieri sudetti

E più vi è una copertina di corame usata con cartagloria, In Principio , e lavabo con cornice di legno dorate.

E più trè tovaglie cioè

Una di barbantina buona con suo merletto attorno

Una di tela più mediocre , e più corta con suo pedino ne (lati?)

Un’altra senza merletto curta , che serve per sottotovaglia .

Il suddetto altare è tutto impellicciato di pietra mischia con sua piastrella di legno d’albuccio tinta di noce con suo panno rosso vecchio, che fol.49v Serve per tappeto

Dalla parte del lavabo vi è una credenza d’albuccio tinta di noce con dentro un bacilotto d’argento con arme del Popolo Romano dorato per l’apolline di peso libbre 1.9

Un secchietto d’argento con l’asperges per l’Acqua Santa con arme del Popolo Romano di peso libbre 1.11 circa

Un Pace d’argento di libbre I con suo fazzoletto paonazzo con piedino d’oro vecchio

Un Campanello di bronzo fatto à nespola

Dalla parte dell’evangelio sotto la finestra che risponde alla Sala dell’Udienza vi è un armario basso con dentro l’infrascritte robbe cioè

Trè pianete con suoi manipoli , e stole cioè

Una di damasco bianco con sua guarnizione d’oro, una simile rossa , et una verde

Un Camisce di zinzilone con suo amitto, e merletto all’antica con suo cordone e fiocchi

E più un altro cordone più nuovo

Una cotta di zinzilone con suo merletto attorno

Due borze con sua trina d’oro attorno, e croce nel mezzo cioè

fol.51v

fol.52r

Nella stanza della Pasticciaria vi sono l’infrascritte robbe, cioè

Una tavola con suoi piedi da pasticciaria con suo tiratore

Un credenzino d’albuccio con serratura e chiave per servizio del coco

Una tavola con piedi a telaro tarlata e vecchia assai

Nel muro di detta stanza vi sono quattro tavole grandi, et una piccola, con suoi modelli sotto, servono per posar robbe

Quattro rastelliere con suoi piroli per tenere attaccati li rami

Un candeliere di legno

Rami bianchi

Un calderone grande con suo coperchio di rame

Un caldaro di rame mezzano senza coperchio

Un altro caldaro di rame più piccolo con suo coperchio

Una conserva grande ovata con suo coperchio

Altra simile più piccola con suo coperchio

Altra simile con suo coperchio

Due conserve tonde con suoi coperchi

fol.52v Un passabrodo mezzano

Dicidotto barachiglie di rame bislongo

Undici più piccole tonde

Rami rossi

Due conconi d’acqua

Una tiella grande con suo coperchio di rame

Tre tielle tonde

Tre altre bislonghe

Un caldarozzo mezzanotto con suo coperchio

Due altri più piccoli senza coperchio ù

Quattro polzonetti di rame uno sotto l’altro

Cinque coperchi di rame uno sotto l’altro per tielle, e polzonetti

Sei cazzarole di rame con suoi manichi di ferro lunghi

Un cucchiarone d’acqua con suo manico di ferro

Un crivello di rame sbusciato

Una lecarda di rame bislonga con suoi manichi di ferro

Una navicella da pesce con suo coperchio e anima sbusciata

fol.53r Un cuccumo grande di rame con suo manico di ferro con coperchio

Un mortale di bronzo mezzanotto con suo pistello di ferro

Stigli di ferro

Due padelle grandi una sotto l’altra

Due polzonetti di ferro con suoi manichi

Due graticole di ferro una assai grande, e l’altra mezzana

Due capre da spiedi, et una di tre piedi

Dieci spiedi di ferro, uno sotto l’altro parte da spidiera, e parte à mano, tra quali uno è fuor di misura

Tre piedi tra grandi , e piccoli numero otto

Sgombarelli di ferro poco buoni numero due

Cocchiare da schiumare, e da pesce tra buone e rotte numero sei

Una lucerna di ferro

Un coltello grande da battere

Un coltello da taglio grande

fol.53v Un stenderello di legno per le paste

Legnami che non sono in opera mà che servono solamente per li pranzi e banchetti

Cinque pezzi di tavole d’albuccio con suoi telari, che servono per la tavola grande dè pranzi e banchetti

Quattro pezzi di tavole due bislonghi, due bistondi, che uniti ad una tavola più grande formano una tavola ovata con suoi telari, et attaccaglie di ferro

Una tavola lunga per credenza con suoi piedi

Un’altra più piccola assai vecchia, e tarlata con suo telaro

Due tavolini piegatori con suoi telari vecchi, e tarlati

fol.54r Una stanza fatta di nuovo sopra il portico per commodo della Credenza

Stanza con suo camino con suoi modelli attorno

Quattro tavole di castagno per servizio di detta credenza di legno vecchio

Un torchio di legno da piegare tovaglie e salviette

Due sorbettiere con suoi mastelli, raschiatore , e sgombarello

Quattro cioccolatiere con suoi coperchi , e molinelli, una grande, e tre mezzane

Una brocca di rame grande

Un schiumarello

Trè fornelli fatti nel camino con sue graticole di ferro

Due foconi di ferro uno grande , et uno piccolo

Una canestra con numero nove chicchere di porcellana, con numero dieci piattini simili, e numero due piattini coloriti

Bicchieri di Boemia grandi numero due

Bicchieri di Boemia per il vino numero quattordici

fol.54v Gotti di Boemia, ò siano bicchieri per l’acqua fresca numero venti quattro

Carafine di vetro numero dicisette

Una conca di rame

[Firme]

Io sottoscritto dichiaro di havere ricevuto in consegna tutta la (sopradetta ?) robba suppellettili descritte nel presente inventario in fede (questo?) di 6 maggio 1747

Alessio Monti Maestro di Casa del Popolo Romano (due abbreviazioni non comprensibili)

Io sottoscritto Camerlengo dell’Eccellentissima Camera di Campidoglio hò fatta la sopradetta Consegna questo di sudetto

Marc’Antonio Randanini Camerlengo

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