[ urn:collectio:0001:doc:terrecottevotive:1978 ]

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3. CATALOGO [Pag. 73]

I. ARULE ARTICOLATE A DOPPIO ECHINO

A. Arule con echino superiore meno espanso di quello inferiore

1. Soggetti mitologici urn:collectio:0001:antcom:05121

Fig. I; tav. I

Proveniente da una tomba sull’Esquilino nei pressi della Chiesa di S. Vito. Coronamento cm. 10 x 10; base cm. 27,8 x 11; alt. cm. 12,8. Presenta alcune abrasioni sulla cornice di coronamento del lato destro e su quella di base del lato sinistro; la testa della Sirena è quasi interamente distrutta, restano tracce dei capelli dipinti in nero e parte del mento. Ha un’apertura sulla base che si estende fino alla metà dell’oggetto, assumendo una forma trapezoidale. Su tutta la superficie si conservano resti di policromia: rosso sulle ali, sulle zampe e sullo sfondo nella parte superiore, nero negli spazi tra le volute in basso.

Sotto le braccia della Sirena e attorno ai χύμβαλα restano pennellate di colore rosso e nero alternate e disposte a raggiera. Qualche debole traccia di colore nero è ancora visibile lungo i lembi del chitone e attorno al collo della figura dove il segno appare più deciso e regolare.

Sulla cornice di coronamento si snoda una linea ondeggiante di colore rosso che, su quella di base, assume un andamento a zig zag. Anche sulle curve convesse dei lati corti si notano resti di decorazione in rosso e in nero (cfr. MonInst, XI, 1879, tav. Xa, 2a). Argilla di colore giallognolo con numerose inclusioni di augite, mica e pozzolana. E’ ricavata da una matrice fresca

(inv. 5121).

LANCIANI, pp. 50, 54; BullCom, III, 1875, p. 255, n. 13; DRESSEL, pp. 256-257, n. 3; MonInst, XI, 1879, tav. Xa, 2; WEICKER, pp. 188-189; VAN BUREN, pp. 25-26, II, ii, 1, tav. 18; STUART JONES, pp. 331, n. 146, tav. 120; SCOTT RYBERG, pp. 158-159, fig. 155; GJERSTAD, pp. 141-144, fig. 93, 2; HELBIG, pp. 598-599, n. 1832; RICCIOTTI, pp. 75-76, n. 47, tav. XVI.

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo piuttosto pronunciata. Sulla fronte è raffigurata una Sirena con le ali spiegate, con le braccia straordinariamente lunghe piegate sui gomiti e aperte, e con la testa che sporge oltre il coronamento. La Sirena indossa un sottile chitone, corto fino in vita e dal profilo ondulato e reca in ciascuna mano un χύμβαλον. La parte inferiore del corpo è quella di un uccello con le zampe piuttosto corte raffigurate verticalmente sulla fascia anteriore della cornice di base. Lo spazio al di sotto delle braccia è riempito da due volute ornamentali con una palmetta a cinque petali disuguali nascente nel mezzo.

Fig. II; tav. II [Pag. 74]

2. urn:collectio:0001:antcom:19955

Proveniente dall’Area Sacra di S. Omobono, saggio effettuato nel luglio-settembre 1974 nella zona cisterna NE. Testina di sileno: cm. 3,2 x 2 x 4; alt. cm. 4.

Frammento dell’echino superiore sinistro: cm. 5 x 4; alt. cm. 7. Frammento dell’echino superiore destro, ricomposto da tre pezzi: cm. 4,7 x 7; alt. cm. 4. Frammento dell’echino inferiore destro: cm. 7,3 x 2,3; alt. cm. 8. E’ conservato inoltre un frammento, relativo alla parte centrale dell’echino inferiore destro, che misura cm. 4,5 x 5; alt. cm. 7,5. Tracce di colore rosso mattone sulla barba del sileno e sulle volute; di colore più chiaro sui fondi. Argilla di colore giallognolo con sfumatura verdastra e moltissime inclusioni di augite, mica e piccoli grani di pozzolana

(inv. 19955).

Arula frammentaria a doppio echino. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. Dai pochi frammenti conservati non si riesce a ricostruire con certezza l’andamento della decorazione che doveva, tuttavia, comprendere una coppia di nastri a volute disposti in modo da seguire le curve degli echini e forse con un punto di contatto tra essi al centro dell’arula. Nello spazio tra le due volute superiori, era raffigurata una testina di sileno con le orecchie aguzze e dritte, il naso schiacciato, la barba liscia e grossi baffi ricurvi. Appare lavorata quasi a tutto tondo e doveva probabilmente sporgere oltre il coronamento dell’arula.

Tav. II

3. urn:collectio:0001:antcom:06812

Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10,5 x 9; base cm. 11 x 7,5; alt. cm. 11. E’ priva del retro e, in parte, del lato sinistro; tutta la superficie si presenta piuttosto corrosa. Argilla compatta di colore giallognolo con piccole inclusioni di augite e mica. Proviene da una matrice molto stanca: delle figure si intuiscono appena le sagome con pochi particolari

(inv. 6812).

SCOTT RYBERG, p. 161, fig. 157.

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo poco pronunciata. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. Sulla fronte è raffigurata una scena di lotta tra un centauro e un guerriero. Il centauro, sulla sinistra, è rappresentato mentre si accinge a scagliare con entrambe le mani un grosso macigno contro un guerriero accovacciato sulla destra. Quest’ultimo, in una rigida posizione frontale e con la gamba sinistra di profilo, conficca un pugnale nel fianco dell’avversario.

Si conosce un esemplare simile, appartenente alla Collezione Dressel, rinvenuto sull’Esquilino. [1]

2. Motivi vegetali urn:collectio:0001:antcom:13204 con o senza teste giovanili [Pag. 75]

Fig. III; tav. III

4.

- Proveniente da un pozzo rinvenuto durante la costruzione di via dei Fori Imperiali. Coronamento cm. 9,2 x 9,5; base cm. 9,7 x 9,8; alt. cm. 8,5. E' priva della parte inferiore del retro e presenta qualche abrasione sulla fronte. Sul coronamento restano segni di bruciatura; tracce di scialbatura sulla fronte. Argilla di colore nocciola con ingubbiatura più chiara. Impasto granuloso con parecchie inclusioni di mica, augite e poca pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 13204).

A.M. COLINI, Scoperte tra il Foro della Pace e l'anfiteatro, in BullCom, 1933, p. 80; GJERSTAD, p. 134, fig. 90, 3; HELBIG, p. 589, n. 1820.

Tav. III

5. urn:collectio:0001:antcom:17462

- Proveniente dal Campidoglio. Coronamento cm. 8,5 x 7,5; base cm. 10,7 x 8,3; alt. cm. 9,8. Presenta una grossa abrasione sulla fronte: della decorazione si notano solo le volute in basso e parte del fiore di loto. Argilla di colore nocciola con ingubbiatura più chiara; non molto depurata ma compatta presenta inclusioni di augite, pozzolana e qualche granello di quarzo e di mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 17462).

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo poco pronunciata. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. La fronte è decorata da un fiore di loto centrale, con due sepali e tre pistilli, nascente da due nastri a volute che seguono l'andamento delle curve inferiori dell'arula. Dalla parte alta del calice del fiore si dipartono due volute più piccole che seguono il profilo dell'echino superiore.

Si conosce un esemplare simile proveniente dal Tevere e conservato all’Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina 5, inv. 14504 (tav. XLVI, A). Coronamento cm. 12,3 x 10,7; base cm. 14 x 10,5; alt. cm. 10,4.

Argilla granulosa di colore rosso mattone con ingubbiatura più chiara e parecchie inclusioni di augite, mica, pozzolana e quarzo; tracce di scialbatura sulla fronte. [2]Un altro esemplare, proveniente dalla II stipe del tempio della Mater Matuta di Satricum, è conservato al museo di Villa Giulia, sala 32, vetrina 8, inv. 11593, (tav. XLVI, B). È restaurata sul lato sinistro e presenta un'argilla di colore giallognolo con molte inclusioni di augite e mica. [3]Un esemplare frammentario, inedito e di provenienza sconosciuta, è conservato all’Antiquarium degli Staatliche Museen di Berlino Ovest, inv. 1018 (foto Istituto Archeologico Germanico di Roma, 35.2133).

Tav. III

6. urn:collectio:0001:antcom:06301

- Proveniente dall'Esquilino. Base cm. 15 x 10; alt. cm. 11,5. È completamente priva del coronamento con relativa cornice e parte della fronte e del lato sinistro. Tracce di scialbatura si notano tra le foglie della palmetta e sulle volute. Argilla di colore rossastro, impasto grossolano, numerose inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6301).

Dressel, p. 284, nota 1; Van Buren, p. 44, VI, xii, 4; Jastrow, Typenwandel pp. 7-8, fig. 1.

Tav. III [Pag. 76]

7. urn:collectio:0001:antcom:19951

- Già appartenente alla Collezione Gorga, è stata ceduta dall'Istituto Italiano del Medio-Estremo Oriente di Roma all'Antiquarium Comunale il 9-4-1973. Coronamento cm. 11 x 8,5; base cm. 13,4 x 10; alt. cm. 13,5. Presenta qualche scheggiatura sulla parte anteriore della cornice di base e sono abrasi i due angoli anteriori della cornice di coronamento. Argilla granulosa e poco depurata di colore nocciola-rosato con inclusioni di mica e pozzolana; tracce di ingubbiatura su tutta l'arula. Proviene da una matrice fresca, i contorni sono netti e i particolari ben evidenziati

(inv. 19951 - già 368).

Tav. IV

8. urn:collectio:0001:antcom:06302

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,8 x 9,6; base cm. 14,7 x 9; alt. cm. 12,5. La cornice di base sui due lati corti e la parte inferiore del retro, sono di restauro. Argilla compatta, di colore nocciola e con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 6302).

Dressel, p. 284, nota 1; Stuart Jones, p. 328, n. 130, tav. 120; Jastrow, Typenwandel, pp. 7-8, fig. 2; Scott Ryberg, p. 163, fig. 158; Ricciotti, p. 76, n. 48, tav. XVIII.

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo piuttosto pronunciata. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. La fronte è decorata da una palmetta a cinque petali disuguali, rovesciata tra due nastri a volute uniti, nel punto di contatto, da un anello. Uno degli esemplari (Cat. n. 8) presenta due piccole volute supplementari, nella parte superiore, che seguono il profilo dell'echino.

Un esemplare simile a questi è conservato all'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina n. 5, privo del numero di inventario e di provenienza sconosciuta: coronamento cm. 10 x 8; base cm. 11,5 x 9,3; alt. cm. 11 (tav. XLVI, C). Sul coronamento presenta una cavità circolare di circa cm. 6 di diametro, con al centro un piccolo foro comunicante con l'interno dell'arula. Argilla poco depurata, di colore nocciola rosato e con parecchie inclusioni di augite, mica e pozzolana. [4]Un altro, frammentario, proveniente da Ardea, [5]è conservato al Museo di Villa Giulia: sala 31, vetrina n. 1, inv. 42121. Esso presenta l'aggiunta di un piccolo motivo floreale, di forma circolare, sulla parte alta della decorazione. Altri due esemplari, provenienti dalla Civita di Artena, [6]appartengono alla Collezione dell'Università del Michigan. Un altro, rinvenuto a Capua, è conservato nel locale Museo Campano e un altro ancora, rinvenuto a Velletri, è conservato nel Museo del luogo*. [7]Altri due esemplari furono rinvenuti rispettivamente, nella necropoli di Nazzano [8] e sul Palatino, presso il tempio della Magna Mater. [9]Un esemplare inedito è stato recentemente rinvenuto in un deposito votivo nella zona sud-orientale di Lavinium: coronamento cm. 13,5 x 13,5; base cm. 16 x 14; alt. cm. 13. Sempre dall'Esquilino proviene ancora un esemplare appartenente alla Collezione Dressel. [10]

Tav. IV [Pag. 77]

9. urn:collectio:0001:antcom:06328

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 14,5 x 10,8; base cm. 15 x 11; alt. cm. 15. Presenta alcune abrasioni sulla cornice di coronamento ed è priva di quella di base sulla fronte e sul lato destro. Lievissime tracce di colore rosso restano sul fondo tra le spirali superiori. Argilla poco depurata, di colore giallo-verdognolo e con molte inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6328).

Dressel, p. 275; Van Buren, pp. 41-42, VI, v, tipo A, 2; Ricciotti, p. 89, n. 72.

Tav. V

10. urn:collectio:0001:antcom:06329

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,5 x 10; alt. cm. 9,4. È conservata la metà superiore dell'arula con alcune abrasioni sul retro e sulla cornice di coronamento. Argilla di colore nocciola rosato con inclusioni di pozzolana, augite e qualche particella di mica. È ricavata da una matrice molto stanca

(inv. 6329 – già 54).

Dressel, p. 275; Van Buren, pp. 41-42, VI, tipo A, 2; Ricciotti, p. 89, n. 73.

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo piuttosto pronunciata. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. Sulla fronte, al centro, è raffigurata una testa giovanile con i capelli ornati da una benda che scendono in due bande rigonfie e ondulate ai lati del viso. Al di sopra e al di sotto di essa sono poste quattro spirali, unite al centro da un anello, che seguono il profilo degli echini terminando con un doppio ricciolo.

Si conoscono diversi esemplari simili: un'arula, già appartenente alla Collezione Gorga, inv. 8357, è conservata all'Antiquarium del Museo Nazionale Romano: coronamento cm. 14 x 9; base cm. 9,8 x 9,5; alt. cm. 14,5. Argilla grossolana di colore rossiccio, con inclusioni di pozzolana e poche particelle di augite. Matrice fresca (tav. XLVII, D). Un esemplare, di provenienza sconosciuta, è conservato agli Staatliche Museen, Antiken-Abteilung di Berlino-Ovest, inv. TC 8091, cm. 12 x 10 x 13 (tav. XLVII, E). Un'arula, rinvenuta probabilmente nella necropoli dell'Esquilino, si trova presso l'University Museum di Philadelphia [11]Due esemplari, di provenienza sconosciuta, sono conservati rispettivamente, al British Museum [12] e al Museo del Louvre [13]Un'arula, proveniente dalla favissa di un tempio sotto la chiesa di S. Maria della Neve di Velletri, [14]è conservata al Museo del luogo e un'altra, proveniente da Capua, nel locale Museo Campano [15]Due esemplari, appartenenti alla Collezione Dressel, furono rinvenuti sull’Esquilino [16]Bisogna infine citare un esemplare frammentario, proveniente dal tempio di Hera a Caere, che conserva parzialmente la parte decorativa limitata alle spirali ornamentali: [17]non si esclude pertanto che la testa raffigurata al centro potesse essere diversa dal tipo sopra indicato.

Tav. V [Pag. 78]

11. urn:collectio:0001:antcom:06330

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13 x 10; base cm. 15,3 x 10,5; alt. cm. 14,3. È priva della metà inferiore del lato sinistro con una piccola parte della fronte e presenta qualche scheggiatura sul coronamento e sul retro. Presenta tracce di scialbatura su tutta la fronte. Sono conservati resti di colore rosso negli spazi tra le spirali e sul lato destro all'altezza della gola di raccordo degli echini. L'esemplare è pieno con la cavità eseguita asportando l'argilla con uno strumento: essa infatti si presenta regolare sulla base e si restringe a triangolo verso l'alto.

Argilla compatta di colore nocciola con ingubbiatura più chiara e con numerose inclusioni di pozzolana e qualche particella di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6330).

Stuart Jones, p. 329, n. 139, tav. 120; Ricciotti, p. 90, n. 74.

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo piuttosto pronunciata. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. La fronte è decorata da una testa giovanile posta tra spirali dall'andamento simile a quelle degli esemplari precedenti. Leggermente diversa è la capigliatura quasi a calotta e con le ciocche laterali raccolte sulle tempie.

Tav. VI

12. urn:collectio:0001:antcom:05099

- Proveniente dai "puticoli" dell'Esquilino nei pressi della chiesa di S. Eusebio.

Coronamento cm. 13,5 x 8,5; base cm. 14,3 x 10; alt. cm. 14. È priva del retro e presenta qualche abrasione sulle cornici del lato sinistro. Argilla poco depurata di colore giallognolo e con ingubbiatura più chiara. Presenta parecchie inclusioni di pozzolana, augite e mica. È ricavata da una matrice non molto fresca, i particolari risultano poco evidenziati

(inv. 5099).

Lanciani, p. 50, tavv. VI-VIII, 2; Dressel, p. 275; Van Buren, p. 41, VI, iv, l; Stuart Jones, p. 314, n. 59, tav. 120; Scott Ryberg, p. 172, fig. 173; Ricciotti p. 90, n. 75.

Tav. VI

13 urn:collectio:0001:antcom:06353 .

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 12,3 x 11,5; base cm. 14,5 x 12; alt. cm. 14,2. Lo spigolo anteriore sinistro della cornice di coronamento è di restauro; il volto e parte della capigliatura sono corrosi. Argilla di colore nocciola con piccole inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6353 - già 40).

Dressel, p. 275; Ricciotti, pp. 90-91, n. 76.

Arula con sagoma a doppio echino e gola di raccordo poco pronunciata sul retro e più accentuata sulla fronte. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. La fronte è decorata da una testa giovanile posta tra due coppie di spirali dall'andamento simile a quelle degli esemplari precedenti ma meno rilevate. Diversa è anche la capigliatura priva di benda e a calotta, leggermente rigonfia in alto, con ciocche digradanti ai lati del viso e con qualche ricciolo scomposto in basso.

Si conosce un esemplare simile, appartenente alla Collezione Dressel, rinvenuto sull'Esquilino. [18]

Tav. VII [Pag. 79]

14. urn:collectio:0001:antcom:06331

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 18,5 x 10; alt. cm. 11,5. È conservato solo un frammento angolare con parte del coronamento, della fronte e dell'echino superiore destro. Resti di scialbatura sulla decorazione. Argilla di colore rosato con ingubbiatura più chiara; granulosa, poco depurata, con molte inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 6331 - già 52).

Dressel, p. 280, nota 1; Van Buren, p. 42, VI, v, 2; Scott Ryberg, p. 173, fig. 175; Ricciotti, pp. 88-89, n. 71.

Frammento di arula con parte della fronte e dell'echino superiore destro. Cornice di coronamento decorata ad ovoli. Sulla fronte è raffigurata una testa femminile con i capelli a ciocche ondulate, divisi al centro e raccolti sulla sommità in riccioli scomposti: una benda sottile separa il ciuffo dal resto dei capelli. Alle orecchie restano tracce di orecchini a cerchietto; sul limite sinistro della fronte si nota un viticcio ornamentale che segue l'andamento ricurvo dell'echino. Nella parte mancante era raffigurato un cespo d'acanto centrale da cui sorgeva il collo della testa femminile e, ai lati di essa, si sviluppa un tralcio vegetale dalle estremità ramificate in volute intrecciate. La cornice di base era decorata da un kyma lesbio.

Un frammento relativo alla sola parte anteriore di un'arula con decorazione simile e mancante in diversi punti, è conservato presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, inv. 4406, proveniente dal Tevere (tav. XLVIII, F). Coronamento: cm. 24 x 6; alt. cm. 26. Argilla granulosa, di colore nocciola, con ingubbiatura verdastra e con molte inclusioni di pozzolana, augite, mica e qualche granello di quarzo. Un altro frammento dell'angolo superiore sinistro di un esemplare simile apparteneva alla Collezione Dressel [19]ed è ora conservato presso l'Antiquarium degli Staatliche Museen di Berlino-Ovest, inv. 8045 [20]9.

Tav. VII [Pag. 80]

15. urn:collectio:0001:antcom:06293

- Proveniente dall'Esquilino, zona dei "puticoli". Coronamento cm. 17,3 x 11; alt. cm. 14. La grande testa, situata al centro della fronte, è quasi del tutto abrasa; anche la figura alata è corrosa ed è priva delle estremità. Argilla di colore rossiccio, poco depurata, con inclusioni di augite, mica e pochi grani di pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6293).

Dressel, p. 262, n. 8; MonInst, XI, 1879, tav. X, 8; Van Buren, p. 43, VI, viii, l; Scott Ryberg, p. 174, fig. 176; Ricciotti, p. 87, n. 68.

Frammento di arula con parte della fronte e dell'echino superiore sinistro. Cornice di coronamento a listello semplice. Su di essa poggia la testa di una figura nuda e alata, rappresentata frontalmente. Ha i capelli sciolti sulle spalle, la mano sinistra sul fianco e la destra che solleva un drappo svelando una grande testa di cui restano tracce dei capelli. È probabile che nella parte mancante dell'arula fosse rappresentata un'altra figura alata nella stessa posizione della prima, mentre non vi sono elementi per ipotizzare l'andamento della raffigurazione nella parte inferiore dell'esemplare.

B. Arule con echini di uguali dimensioni

1. Soggetti mitologici urn:collectio:0001:antcom:03356

Tavv. VIII-IX

16.

- Provenienza sconosciuta. Largh. cm. 41; spessore cm. 8; alt. cm. 34. È costituita da quattro frammenti riuniti; è priva di una grossa porzione al centro e verso l'echino inferiore sinistro; sui due lati corti restano tracce delle prese che dovevano consentire una agevole manovrabilità della matrice. Argilla compatta di colore nocciola rosato con molte inclusioni di augite e poche particelle di mica. Nonostante le abrasioni, la matrice risulta ancora fresca e con i particolari ben evidenziati

(inv. 3356).

Ricciotti, p. 78, n. 52, tav. XVII.

Matrice, di forma rettangolare, di arula sagomata a doppio echino uguale e gola di raccordo poco pronunciata. Cornice di base e di coronamento con una modanatura. La decorazione rappresenta una scena di lotta tra un grifo e un Arimaspe. L'animale, di cui resta la parte superiore del corpo con il dorso, è raffigurato di profilo e con le zampe anteriori sollevate a ghermire l'avversario. L'Arimaspe è inginocchiato e volge la testa verso il grifone; ha un braccio levato in alto che stringe uno scudo semilunato e nell'altra mano in basso doveva probabilmente avere un pugnale.

Indossa una corta tunica stretta in vita e risborsata, anassiridi e sul capo un berretto frigio.

Fig. IV; tav. X

17 urn:collectio:0001:antcom:06305 .

- Proveniente dall’Esquilino. Coronamento cm. 12,5 x 9,3; base cm. 16 x 10,8; alt. cm. 14. È priva dello spigolo posteriore sinistro del coronamento e presenta qualche lieve scheggiatura sulla fronte. Il viso e parte del corpo della figura alata risultano corrosi; in basso, non resta traccia delle onde marine. Sul retro, verso il centro, presenta un foro irregolare di circa cm. 6 di diametro. Argilla compatta, di colore rosato e con piccole inclusioni di augite, mica e qualche granello di pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6305).

Ricciotti, p. 80, n. 56.

Tav. X [Pag. 81]

18. urn:collectio:0001:antcom:06313

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12 x 8,5; base cm. 14 x 9,6; alt. cm. 14. È intera ma molto corrosa su tutta la superficie. Una grossa abrasione sulla fronte ha cancellato quasi del tutto la parte anteriore del corpo del toro e anche il resto della decorazione è poco visibile. Argilla di colore nocciola rosato con tracce di ingubbiatura più chiara; poco depurata e con molte inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6313).

Tav. XI

19. urn:collectio:0001:antcom:06317

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,6 x 9,2; base cm. 14,3 x 9,3; alt. cm. 12,8. È priva della cornice di base del lato sinistro e presenta qualche abrasione su quella di coronamento. Sul retro, verso il centro, vi è un foro irregolare di circa cm. 4 di diametro. Sul coronamento è impressa una marca di fabbrica costituita da un triglifo con a fianco un segno a T rovesciata (fig. b, l e tav. XI).

Sulla fronte si notano tracce di scialbatura e resti di colore rosso sul mantello sotto il braccio disteso della figura alata. Argilla rosata con ingubbiatura e molte inclusioni di pozzolana e augite. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6317).

Dressel, p. 292, nota 1.

Tav. XII

20. urn:collectio:0001:antcom:06359

Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13 x 8,9; base cm. 15 x 10,5; alt. cm. 15. È integra e presenta solamente qualche lieve abrasione sulla fronte. Il volto della figura alata e il muso del toro sono corrosi; in basso, deboli tracce di onde marine. Argilla compatta di colore nocciola e poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6359).

Tav. XII

21. urn:collectio:0001:antcom:06357

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,4 x 9,5; base cm. 10,3 x 6,3; alt. cm. 15,2. È costituita da più frammenti riuniti; la metà inferiore del retro e del lato sinistro con parte della fronte sono di restauro. Le figure sono corrose e mancano le zampe anteriori del toro con parte del corpo. Sul retro, verso l'alto, presenta un foro di circa cm. 4,5 di diametro. Tracce di colore rosso si notano sul mantello della figura femminile all'altezza dell'ascella, altre, di colore nero, sull'ala e sul fianco. Argilla compatta di colore nocciola con ingubbiatura e inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6357 - già 47).

Tav. XIII

22 urn:collectio:0001:antcom:06316 .

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 9,5 x 8,7; alt. cm. 8,5. Resta solo un frammento dell'angolo superiore sinistro dell'intera arula con la parte superiore del corpo delle due figure; sagome corrose, particolari non individuabili.

Sul coronamento, verso il centro, presenta un segno verticale e due obliqui convergenti probabilmente riferibili ad una marca di fabbrica (fig. b, 2).

Argilla granulosa di colore giallo verdastro e con inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6316 - già 55).

Tav. XIII [Pag. 82]

23. urn:collectio:0001:antcom:06315

- Proveniente dal Viminale. Coronamento cm. 12,3 x 8,5; base cm. 14,2 x 10,2; alt. cm. 13,3. È integra con qualche abrasione sulla fronte. Superficie piuttosto corrosa: della decorazione si notano le sagome delle figure con pochi particolari.

Argilla di colore giallognolo con ingubbiatura più chiara e con inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6315 - già 39).

Tav. XIII

24. urn:collectio:0001:antcom:06319

- Proveniente dall’Esquilino. Coronamento cm 13 x 9,8; base cm. 6,8 x 11,5; alt. cm. 15. La metà inferiore del lato sinistro con parte del retro e della fronte sono di restauro; presenta una piccola abrasione sullo spigolo anteriore sinistro della cornice di coronamento. Sulla fronte il rilievo è poco evidenziato e si intuiscono le sagome delle figure con pochi particolari. Il toro è privo delle zampe anteriori; sotto quelle posteriori si notano debolissime tracce di onde marine. Resti di scialbatura sulla fronte. Argilla compatta, di colore rosato, con ingubbiatura e poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6319 - già 45).

Tav. XIV

25. urn:collectio:0001:antcom:06358

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 8,8 x 9,5; alt. cm. 13. La base, la metà sinistra del coronamento, parte dei lati corti e del retro, sono di restauro.

Un'abrasione sulla fronte ha deteriorato la parte posteriore del toro e la gamba sinistra della figura alata. Sul coronamento vi è impressa una marca di fabbrica (fig. b, 3) e sul retro, verso il centro, resta l'inizio di un foro. Della decorazione si notano pochi particolari essendo il rilievo corroso; in basso tracce di onde marine.

Resti di colore rosso sulle pieghe del mantello; tutta la superficie è ricoperta da una patina rossastra. Argilla depurata di colore nocciola con piccole inclusioni di augite e qualche granello di pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6358 - già 33).

Tav. XIV

26. urn:collectio:0001:antcom:06318

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 6,6 x 9; base cm. 7,6 x 10,2; alt. cm. 15,9. Resta solo la metà sinistra dell'intera arula con qualche abrasione sul retro. Della decorazione rimane la parte anteriore del corpo del toro e quella superiore della figura alata che si presentano tuttavia poco evidenziate nei particolari. Argilla compatta di colore nocciola rosato e con piccole inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6318).

Tav. XIV

27. urn:collectio:0001:antcom:06320

- Fu rinvenuta nei pressi della chiesa di S. Gregorio al Celio. Coronamento cm. 15,5 x 9,6; base cm. 16,8 x 9,5; alt. cm. 15,5. Presenta una grossa abrasione verso l'angolo anteriore destro del coronamento che si estende sul lato corto sottostante e su parte della fronte. Il rilievo è molto corroso: si nota appena la sagoma della figura alata e, parzialmente, quella del toro. Un'altra abrasione in basso ha cancellato, quasi del tutto, le zampe dell'animale. Lievissime tracce di colore nero si notano sul coronamento e sul lato sinistro. Argilla compatta di colore nocciola rosato e con inclusioni di augite e mica

(inv. 6320 - già 30).

Tav. XV

28. urn:collectio:0001:antcom:06308

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 14 x 9,2; base cm. 17,8 x 9,8; alt. cm. 14,8. Presenta una grossa abrasione sulla fronte, verso l'angolo superiore destro, che interessa anche parte del coronamento e del lato corto corrispondente; sulla cornice di base manca un piccolo frammento verso il centro. Sul retro presenta un foro centrale irregolare di circa cm. 4,5 di diametro. Della decorazione resta parte dei corpi delle due figure con pochi particolari in evidenza. Argilla di colore rosato, con inclusioni di augite, pozzolana e mica e con ingubbiatura più chiara; sulla fronte l'arula si presenta coperta da una patina verdastra. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6308).

Tav. XV [Pag. 83]

29 urn:collectio:0001:antcom:06312 .

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,4 x 8,9; alt. cm. 12,3. È conservata solo la parte superiore dell'arula con qualche abrasione sulla cornice di coronamento. La testa della figura alata e il muso del toro sono corrosi; di entrambi mancano rispettivamente le gambe e le zampe posteriori. Sul retro, al centro, presenta un foro di circa cm. 3 di diametro. Sul coronamento sono impressi tre piccoli segni riferibili ad una marca di fabbrica (fig. b, 4). Argilla di colore rossiccio con ingubbiatura più chiara e poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6312 - già 48).

Tav. XVI

30. urn:collectio:0001:antcom:06354

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,2 x 9,4; alt. cm. 8,9. È conservata solo la parte superiore dell’arula con due abrasioni sulla cornice di coronamento, rispettivamente sul lato sinistro e sulla fronte. Il rilievo è poco evidenziato e corroso. Sul retro, verso il centro, restano tracce di un foro. Sul coronamento si notano alcuni piccoli segni deteriorati da un'abrasione (fig. b, 5) probabilmente riferibili ad una marca di fabbrica. Tracce di scialbatura sulla fronte e di colore rosso sulle pieghe del mantello e sulla pancia del toro. Argilla rosso mattone con ingubbiatura di colore rosato e con poche inclusioni di augite. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6354 - già 70).

Tav. XVI

31. urn:collectio:0001:antcom:06310

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 7 x 9; alt. cm. 9,3. È conservato solo un frammento dell'angolo superiore sinistro dell'arula. Della decorazione resta parte dei corpi delle due figure piuttosto corrose. Sulla fronte si notano tracce di scialbatura e altre, di colore rosso, sono visibili sotto il braccio della figura alata.

Argilla poco depurata di colore giallo-verdognolo e con inclusioni di augite e mica.

È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6310 - già 44).

Tav. XVII

32. urn:collectio:0001:antcom:06311

Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,3 x 8,8; base cm. 12,5 x 10; alt. cm. 13,5. È integra e presenta solamente qualche lieve scheggiatura sulle due cornici. Sul retro, al centro, vi è un foro di circa cm. 3,5 di diametro. Sulla fronte si notano tracce di scialbatura ed altre, di colore rosso, sono visibili sulle pieghe del mantello e sulla gamba destra della figura alata. Deboli tracce dello stesso colore si scorgono anche sui due lati corti. Argilla compatta di colore nocciola e con inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6311).

Stuart Jones, p. 319, n. 89, tav. 120; Scott Ryberg, p. 164, nota 60, fig. 162.

Tav. XVII

33. urn:collectio:0001:antcom:06355

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,8 x 8,7; base cm. 14,8 x 9,8; alt. cm. 13,7. È integra; la decorazione si presenta poco evidenziata e la superficie è piuttosto corrosa. Sul retro, al centro, vi è un foro di circa cm. 3,5 di diametro.

Sul coronamento sono impressi tre piccoli segni probabilmente riferibili ad una marca di fabbrica (fig. b, 6). Tracce di scialbatura sulla fronte e resti di colore rosso sulle pieghe del mantello della figura alata e sulle due cornici. Altre deboli tracce di colore nero si notano, in alto, sullo sfondo dell'arula. Argilla compatta, di colore nocciola chiaro e con parecchie inclusioni di pozzolana e augite. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6355 - già 46)

Tav. XVIII [Pag. 84]

34. urn:collectio:0001:antcom:06309

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 14 x 9,4; base cm. 16,5 x 10,2; alt. cm. 15,6. È costituita da vari frammenti riuniti e presenta una parte del retro restaurata. Il rilievo, notevolmente piccolo in rapporto alle dimensioni dell'arula, è corroso e in parte deteriorato da diverse fratture. Vi è inoltre una leggera variante nella posizione della gamba sinistra della figura alata che resta orizzontale e non rivolta in aria. Sulla fronte la cornice di coronamento presenta, verso il centro, un piccolo segno impresso (fig. b, 7) riferibile ad una marca di fabbrica. Argilla compatta di colore nocciola rosato con parecchie inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6309 - già 38).

Arula con sagoma a doppio echino uguale. Cornice di base a listello semplice; cornice di coronamento con l'accenno di una modanatura irregolare presente solo sulla fronte. È decorata da una figura femminile nuda e alata posta trasversalmente sul fianco di un toro che galoppa verso destra. Ha il braccio destro disteso e con la mano tocca la coda dell'animale che è rivolta in aria. Un mantello le scende lungo il braccio e riempie lo spazio tra questo e il dorso del toro al cui collo ella si aggrappa col braccio sinistro. La testa, dai capelli svolazzanti, e la parte superiore dell'ala poggiano sulla cornice di coronamento; le gambe sono incrociate, la sinistra è sollevata e la destra rivolta in basso. Il toro è rappresentato in atto di correre sulle onde del mare ed ha la zampa anteriore destra protesa in avanti e quella sinistra flessa.

Tre esemplari simili, già appartenenti alla Collezione Astarita, sono conservati nel magazzino del Museo Gregoriano Etrusco al Vaticano. Il primo (tav. XLIX, G), inv. AT 65, coronamento cm. 12,5 x 8,8; base cm. 15 x 9; alt. cm. 13,5, presenta qualche lieve abrasione in più punti ed è privo dello spigolo anteriore destro della cornice di base. Argilla di colore nocciola rosato, con numerose inclusioni di pozzolana. Il secondo (tav. XLIX, H), inv. AT 63, coronamento cm. 14 x 9; base cm. 14 x 9; alt. cm. 14,5, presenta tracce di scialbatura su tutta la fronte e un segno a croce obliqua impresso sul coronamento. Argilla come nell'esemplare precedente.

Il terzo (tav. L, I), inv. AT 64, è frammentario, coronamento cm. 13,5 x 8,3; alt. cm. 10. Resta solo la metà superiore dell'arula con abrasioni sulla cornice di coronamento e sulle gambe della figura alata. Argilla granulosa con inclusioni di pozzolana e mica. Un altro esemplare, di provenienza sconosciuta e piuttosto corroso, di cm. 15 x 9 x 13, è conservato agli Staatliche Museen, Antiken-Abteilung di Berlino-Ovest, vetrina n. 8, inv. 1182 (tav. L, L). Presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina n. 5, sono conservati quattro esemplari, di cui due inventariati provenienti dal tempio di Giunone di Norba, e i rimanenti, privi di numero d'inventario, di provenienza sconosciuta. Il primo, inv. 24352, frammentario, conserva la base e parte dalla fronte: cm. 15,5 x 8,2; alt. cm. 14. Superficie corrosa; tracce di scialbatura sulla decorazione; argilla di colore arancione, con molte inclusioni di augite e pozzolana e poche di mica. Il secondo, inv. 24352 bis, è privo dell'intera metà inferiore: coronamento cm. 13,5 x 8,5; alt. cm. 8,5. Rilievo corroso; tracce di scialbatura; argilla di colore nocciola chiaro, non depurata, con molte inclusioni di pozzolana e poche di mica. Del terzo esemplare resta solo la parte anteriore con tracce di restauro in gesso sulla base cm. 10 x 4,8 x 14,6. Superficie completamente imbiancata; argilla di colore rosato con inclusioni di augite e pozzolana.

Il quarto è integro, coronamento cm. 13,5 x 9; base cm. 13 x 9,4; alt. cm. 13,5. Presenta un foro sul retro e tracce di colore rosso sulla fronte. Argilla compatta, di colore arancione, con inclusioni di pozzolana e augite [21]Un'altra arula simile, frammentaria, è conservata presso l'Antiquarium del Foro Romano, sala IV, inv. 1055 e proviene dalla Cloaca Massima. Coronamento cm. 12,5 x 8; alt. cm. 11. È priva della base, presenta qualche abrasione sulla decorazione e tracce di ritocco a stecca sulle ali della figura femminile. Argilla granulosa, di colore rosato, con ingubbiatura verdognola; poco depurata e con numerose inclusioni di augite e pozzolana. Nel magazzino del Museo di Villa Giulia è conservata un'arula frammentaria (inv. 11595), proveniente dalla II stipe del Tempio della Mater Matuta di Satricum. Coronamento cm. 13,5 x 5; alt. cm. 8,7. Rilievo smussato; argilla di colore giallognolo, con moltissime inclusioni di pozzolana e augite [22]Nel medesimo magazzino è anche conservato un altro esemplare, proveniente dal Tempio dello Scasato di Falerii Veteres [23]Un altro esemplare, già appartenente alla Collezione Gorga, inv. 367, cm. 14 x 18 x 9,5, proveniente "dall'Italia centrale", è stato ceduto dall'Istituto Italiano del Medio-Estremo Oriente di Roma al Museo Nazionale di Tokio [24]Un'arula, di provenienza sconosciuta, è conservata al Museo del Louvre, inv. 4783; [25]un'altra, di supposta provenienza apula, appartenente alla Collezione Loeb, è conservata presso l'Antiquarium di Monaco insieme ad un altro esemplare simile; [26]una proveniente da Cales, si trova al Museo Nazionale di Napoli. [27]Dall'Esquilino provengono sei arule, appartenenti alla Collezione Dressel [28]e una, appartenente alla Collezione di Joseph v. Kopf. [29]Infine a Caere, presso il tempio di Hera [30]fu rinvenuto un esemplare con una figura femminile su toro che presenta alcune affinità con le arule sopra citate, anche se non risulta strettamente confrontabile con esse.

Tav. XVIII [Pag. 86]

35. urn:collectio:0001:antcom:06297

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12 x 9,5; alt. cm. 10. È’ conservato solo un frammento relativo all'angolo superiore destro dell'arula con parte del retro e della fronte. Della decorazione resta la figura alata quasi interamente, tranne le gambe e la parte sinistra della testa, e solo il dorso e la coda del toro. Su uno dei dentelli della cornice di coronamento, verso il centro, si nota un piccolo segno in rilievo simile ad una T con l'elemento superiore disposto obliquamente; sul retro è impresso lo stesso segno con, a fianco, un altro di forma semicircolare (fig. b, 8): in entrambi i casi si tratta di marche di fabbrica. Tracce di colore rosso restano sulla curva dell'echino laterale, tra i dentelli della cornice di coronamento e sulle pieghe del mantello della figura alata. Argilla di colore nocciola con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6297).

Dressel, p. 262, nota 2; Ricciotti, pp. 80-81, n. 57.

Tav. XVIII

36. urn:collectio:0001:antcom:06295

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13,7 x 8,9; alt. cm. 6,8. È conservata solo la metà superiore dell'arula. Sulla fronte un'abrasione ha cancellato del tutto la testa del toro e ciò che resta della decorazione si presenta piuttosto corroso.

Argilla compatta, di colore nocciola e con numerose inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6295 - già 65).

Tav. XIX

37. urn:collectio:0001:antcom:06307

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 10,9 x 8,8; alt. cm. 13,8.

Dell'arula è conservata la parte sinistra del coronamento con la metà superiore del lato corto sottostante e parte del retro e della fronte. La decorazione è conservata nelle sue parti essenziali sebbene qualche scheggiatura e abrasione renda poco visibili alcuni particolari. Sul coronamento vi sono due segni a croce obliqua irregolare, probabilmente riferibili ad una marca di fabbrica (fig. b, 9). Tracce di scialbatura su tutta la fronte e resti di colore rosso sulle pieghe del mantello della figura alata.

Argilla compatta di colore nocciola con ingubbiatura e inclusioni di augite e mica.

È ricavata da una matrice stanca, deboli tracce di ritocco a stecca sulle ali

(inv. 6307 - già 61).

Tav. XIX

38. urn:collectio:0001:antcom:19416

- Proveniente da Largo Argentina. Coronamento cm. 12,8 x 8,8; alt. cm. 9,5. È conservata la metà superiore dell'arula; tutta la superficie si presenta piuttosto corrosa e con qualche scheggiatura. Sulla fronte sono appena visibili i dentelli della cornice di coronamento e solo le sagome delle due figure. Sul retro, verso il centro, restano tracce di un foro e, sul coronamento, verso l'angolo anteriore destro, sono impressi tre piccoli segni riferibili ad una marca di fabbrica (fig. b, 10). Resti di scialbatura sulla fronte e sui lati corti; tracce lievissime di colore rosso sul mantello della figura alata. Argilla poco depurata, di colore arancione, con molte inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 19416).

Ricciotti, p. 83, n. 62.

Arula con sagoma a doppio echino uguale, decorata, come negli esemplari precedenti, da una figura femminile alata su toro. L'unica variante è costituita dalla cornice di coronamento che presenta una modanatura irregolare sui tre lati e, sulla fronte, ha la parte inferiore dentellata.

Un esemplare confrontabile di provenienza sconosciuta, che misura cm. 13 x 10 x 16, è conservato presso gli Staatliche Museen, Antiken-Abteilung di Berlino Ovest, vetrina n. 7, inv. TC 8076 (tav. LI, M). Un altro, già appartenente alla Collezione Gorga, inv. 8351, e privo della base, è conservato presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano. Coronamento cm. 13,5 x 9; alt. cm. 12,3. Resti di scialbatura sulla fronte; argilla compatta, di colore rosato con ingubbiatura più scura e poche tracce di inclusioni. Un'altra arula fu acquistata a Roma come proveniente da Taranto ed è conservata all'Akademisches Kunstmuseum di Bonn [31]Due furono rinvenute sull'Esquilino e sono ricordate da Dressel come appartenenti alla sua Collezione; [32]oltre a queste sono citati due altri esemplari in commercio e presso un privato [33]

Tav. XX [Pag. 87]

39. urn:collectio:0001:antcom:06296

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13 x 9; base cm. 4,5 x 7,8; alt. cm. 14,5. È conservata la parte destra dell'arula con tutta la decorazione e con l'aggiunta, sul limite sinistro, di un elemento vegetale di cui si notano alcune tracce. È’ probabile che la raffigurazione continuasse nella parte mancante: si tratterebbe così di un'arula doppia. La figura alata è priva della parte centrale del corpo per un'abrasione; qualche scheggiatura si nota sulla cornice di coronamento. Tracce di scialbatura su tutta la fronte e resti di colore rosso sulle pieghe del mantello e sotto la pancia e il muso del toro. Argilla di colore rosato con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 6296 - già 57).

Ricciotti, p. 81, n. 58.

Alla Collezione Gorga apparteneva un'arula, inv. 8348, ora conservata presso l’Antiquarium del Museo Nazionale Romano, che reca la stessa decorazione ripetuta due volte e, come elemento di separazione, una specie di rosone su un rigido stelo (tav. LI, N). E’ frammentaria sulla sinistra e misura: coronamento cm. 16 x 10; base cm. 17 x 12; alt. cm. 13,7. Presenta tracce di un foro sul retro e, sulla fronte, resti di colore giallo visibili sulle ali della figura e sull'elemento vegetale centrale. Argilla rossastra, piuttosto depurata, con poche inclusioni di mica e augite.

Tav. XX

40. urn:collectio:0001:antcom:06306

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,3 x 9,5; base cm. 13,5 x 10,5; alt. cm. 13. È integra con qualche scheggiatura sul retro. Il rilievo si presenta corroso; in basso restano deboli tracce di onde marine. Sul retro, verso il centro, vi è un foro di circa cm. 3 di diametro. Sul coronamento vi è impressa una piccola cavità circolare con un segno a croce rilevato nel mezzo (fig. b, ll): si tratta probabilmente di una marca di fabbrica. Argilla compatta di colore rossiccio e con ingubbiatura più chiara; numerose inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6306).

Dressel, p. 266 e p. 292, nota 1; Van Buren, p. 30, IV, ii, tipo B, l; Jastrow, Typenwandel, p. 8, nota 2, tav. VI, B; Ricciotti, p. 82, n. 59.

Tav. XXI [Pag. 88]

41. urn:collectio:0001:antcom:06314

- Proveniente dall'Esquilino, zona dei "puticoli". Coronamento cm. 14 x 8,2; base cm. 15,5 x 8,8; alt. cm. 14,3. È integra ma presenta diverse abrasioni sul retro ed è priva della cornice di base del lato destro. Tutta la superficie dell'arula è estremamente corrosa e si notano appena le sagome delle due figure rappresentate.

Argilla compatta di colore nocciola rosato e con ingubbiatura più chiara; poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice molto stanca

(inv. 6314).

Dressel, p. 266, nota 1; Van Buren, p. 30, IV, ii, tipo B, l.

Tav. XXII

42. urn:collectio:0001:antcom:06352

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,5 x 12,3; alt. cm. 22,3. È conservato il lato sinistro dell'arula con una piccola parte del coronamento e della fronte. Della decorazione si nota la parte anteriore del corpo del toro e quella centrale della figura femminile; in basso tracce di onde marine. Tale raffigurazione è simile a quella delle due arule precedenti, dalle quali però questo esemplare si differenzia per le dimensioni maggiori. Argilla compatta di colore nocciola rosato con ingubbiatura più scura e inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 6352).

Dressel p. 267; Van Buren, p. 30, IV, i, tipo C, l; Ricciotti, p. 82, n. 60.

Arula con sagoma a doppio echino uguale, decorata, come negli esemplari precedenti, da una figura femminile alata su toro nello schema solito. In questo caso, tuttavia, la figura femminile non tocca la coda dell'animale che si solleva in aria e ricade in basso descrivendo una curva semicircolare, ma ha il braccio destro disteso con il mantello che scende dalla spalla destra coprendo una parte di esso. Il corpo è snello e le gambe incrociate: quella sinistra non è rivolta in aria ma rimane in posizione orizzontale.

Si conosce un esemplare simile, frammentario ma di dimensioni maggiori, conservato presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina n. 5, privo di numero d'inventario e di provenienza sconosciuta (tav. LII, O). Il frammento è relativo a parte della fronte e del coronamento e misura cm. 20 x 6,5; alt. cm. 22. Proviene da una matrice fresca; sotto il braccio disteso della figura alata si notano tre puntini a rilievo; tracce di scialbatura sulla decorazione. Argilla di colore rossiccio, poco depurata, con molte inclusioni di pozzolana e augite e poche di mica. [34]Un altro esemplare, proveniente dallo scavo di una casa repubblicana presso l'arco di Tito, è conservato all'Antiquarium del Foro Romano, sala V, vetrina di fondo, inv. 9037 (tav. LIII, P). Coronamento cm. 13 x 8,3; base cm. 14 x 10; alt. cm. 13,5. Presenta resti di scialbatura sulla fronte e tracce di colore rosso sui lati corti e sulla cornice di coronamento. Argilla granulosa, di colore rossiccio, con molte inclusioni di pozzolana, mica, augite e quarzo. [35]Si noti infine che Dressel citava un esemplare simile in commercio, presso l'antiquario Milani [36]

Tav. XXI [Pag. 89]

43. urn:collectio:0001:antcom:06356

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13,6 x 9; base cm. 15,2 x 8; alt. cm. 13,7. La cornice di base sulla fronte e, in parte, sul lato sinistro è di restauro. Tutta la superficie si presenta corrosa. Argilla di colore nocciola chiaro con numerose inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6356 - già 64).

Ricciotti, p. 83, n. 61.

Arula con sagoma a doppio echino uguale. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. È decorata da una figura femminile alata su toro nello stesso schema compositivo degli esemplari precedenti dai quali, tuttavia, si differenzia per alcuni particolari. Infatti sono maggiori le dimensioni del toro il cui corpo occupa gran parte della superficie e in una posizione leggermente inclinata in avanti con la zampa anteriore destra flessa. La figura femminile ha la testa e l'ala poggiate sulla cornice di coronamento e il braccio destro teso appena sollevato in aria. Il mantello è avvolto attorno alla spalla sinistra, passa dietro la schiena e riempie lo spazio tra il braccio disteso e il dorso dell'animale.

Si conoscono due esemplari simili appartenenti rispettivamente alla Collezione Dressel e a quella Castellani, provenienti da Roma [37]

Tav. XXIII

44. urn:collectio:0001:antcom:19952

- Già appartenente alla Collezione Gorga, è stata ceduta dall'Istituto Italiano del Medio-Estremo Oriente di Roma all'Antiquarium Comunale il 9-4-1973. Coronamento cm. 24,5 x 7,7; base cm. 25 x 8; alt. cm. 13. Presenta una scheggiatura sullo spigolo anteriore destro della cornice di base. Sul retro, al centro, reca un foro di circa cm. 2,5 di diametro. Argilla compatta, di colore nocciola chiaro e con molte inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 19952 - già 363).

Arula con sagoma a doppio echino uguale. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. La fronte presenta un medesimo soggetto ripetuto due volte con qualche variante. A destra è raffigurata una nereide sdraiata sul dorso di animale (un toro o più probabilmente un caprone marino) ha la testa poggiata sul capo dell'animale, una lyra nella mano destra e le gambe incrociate che ricadono mollemente in basso. A sinistra è raffigurata un'altra nereide che si aggrappa al collo di un toro in corsa verso destra come il precedente. Il corpo di questa figura è però disposto traversalmente sul fianco dell'animale seguendo lo stesso schema compositivo delle figure femminili alate su toro già descritto. La nereide è nuda, ha le gambe incrociate e sollevate in aria e reca, nella mano destra, un'anfora. Sotto le due raffigurazioni sembra siano indicate fluttuanti onde marine: non si può escludere tuttavia che possa anche trattarsi di piccoli delfini saltellanti.

Al Museo del Louvre è conservata un'arula, già appartenente alla Collezione Campana, decorata da una nereide confrontabile con quella di destra del nostro esemplare [38]

2. Raffigurazioni di animali urn:collectio:0001:antcom:05144 [Pag. 90]

Tav. XXIII

45.

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 16,4 x 9; base cm. 18 x 12,5; alt. cm. 16. È integra con qualche piccola scheggiatura. Sul retro, verso il centro, presenta un segno a croce impresso (fig. b, 12): probabilmente una marca di fabbrica. Argilla di colore nocciola chiaro, piuttosto depurata e con poche inclusioni di augite e pozzolana. Proviene da una matrice fresca: entrambi gli animali sono resi con ricchezza di particolari e presentano tracce di ritocco a stecca

(inv. 5144).

Van Buren, p. 23, I, xiii, 1, tav. 17; Stuart Jones, p. 316, n. 66, tav. 120; Scott Ryberg, p. 171, fig. 171; Ricciotti, p. 93, n. 82, tav. XXI.

Arula con sagoma a doppio echino uguale. Cornice di base e di coronamento a listello semplice. Sulla fronte è raffigurato un toro con la testa curva, la zampa anteriore destra flessa e poggiata su di un masso e la sinistra tesa a schiacciare la testa di un animale, probabilmente un serpente, che sbuca dal terreno. Il toro ha il corpo vigoroso e la coda rivolta in aria e ricadente in basso che termina con un ricciolo.

3. Motivi di genere urn:collectio:0001:antcom:05145

Tav. XXIV

46.

- Proveniente dai "puticoli" dell'Esquilino, nei pressi della Chiesa di S. Eusebio.

Coronamento cm. 14 x 9; base cm. 17,8 x 10; alt. cm. 14,6. Presenta tracce di fratture restaurate sul coronamento e sulla fronte; è priva, sul retro, dello spigolo sinistro. Argilla di colore rosato, compatta e con ingubbiatura di colore nocciola chiaro.

Nell'impasto si notano minute particelle di augite e parecchi grani di pozzolana. È ricavata da matrice fresca

(inv. 5145).

Lanciani, p. 50, tavv. VI-VIII, 4; Dressel, p. 261, n. 7; MonInst, XI, 1879, tav. X, 7; Van Buren, p. 40, VI, ii, 1; Stuart Jones, p. 321, n. 94, tav. 120; Scott Ryberg, p. 172, fig. 174; Ricciotti, p. 88, n. 70, tav. XX.

Arula con sagoma a doppio echino uguale. Cornice di base e di coronamento con l'accenno di una modanatura irregolare presente solo sulla fronte. È decorata da una testa giovanile che indossa un berretto frigio e dal cui collo sembrano partire due grandi ali ricurve; in basso, alla base delle ali, si sviluppano due nastri ondeggianti che riempiono lo spazio al disotto della testa.

II. ARULE A FORMA DI PARALLELEPIPEDO [Pag. 91]

A. Arule decorate

1. Soggetti mitologici urn:collectio:0001:antcom:05142

Tav. XXIV

47.

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 11 x 8,8; base cm. 13,7 x 8,7; alt. cm. 11,5. Presenta scheggiature in varie parti ed è priva dello spigolo anteriore destro della cornice di coronamento e di quello anteriore sinistro della cornice di base. Sul retro, al centro, presenta un foro circolare di circa cm. 4 di diametro. Sul coronamento è impresso un piccolo segno a forma di tridente (fig. b, 13): probabilmente una marca di fabbrica. Argilla di colore rosato con ingubbiatura giallognola e con inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 5142).

Van buren, p. 26, II, ii, 3;Stuart Jones, p. 321, n. 97, tav. 120; Scott Ryberg, p. 164, fig. 161; Ricciotti, p. 78, n. 53, tav. XVIII.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornice di base e di coronamento a listello semplice. Sulla fronte è raffigurata una Sirena in posizione frontale con le ali spiegate e le braccia aperte che recano due fiaccole ardenti. La parte superiore del corpo della sirena ha forma umana ed è velata da un chitone corto fino alla vita; quella inferiore presenta invece l'aspetto di un uccello con le zampe e la coda di piume disposta a raggiera. La raffigurazione è fiancheggiata da due colonne scanalate di ordine ionico, i cui capitelli sono muniti di due piccole impressioni circolari e sorreggenti un architrave a dentelli. In basso, due solchi paralleli e irregolari costituiscono il piano di posa della raffigurazione.

Si conosce un esemplare simile, di provenienza sconosciuta, conservato presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina n. 5, privo di numero d'inventario (tav. LIII, Q). Coronamento cm. 11,7 x 8,5; base cm. 13 x 10,5; alt. cm. 15,5. La superficie è piuttosto corrosa e la fronte presenta tracce di scialbatura; argilla di colore nocciola rosato con inclusioni di augite, mica e pozzolana. [39]Nello stesso Antiquarium è conservato un frammento della fronte di un'arula simile, già appartenente alla collezione Gorga, inv. 8358 (tav. LIII. R), di cm. 6,5 x 3 x 9; argilla poco depurata di colore nocciola rosato e con inclusioni di augite e mica. Un altro esemplare, appartenente alla Collezione Castellani, fu rinvenuto sull'Esquilino nel gennaio del 1880 e si trova a Berlino [40]

Fig. V; tav. XXV [Pag. 92]

48. urn:collectio:0001:antcom:06321

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13,8 x 9,5; base cm. 15,8 x 9,8; alt. cm. 15. Presenta segni di fratture restaurate sulla fronte, sul retro e sul lato sinistro. Sul coronamento, al centro, presenta una minuscola cavità circolare; sul retro ha un foro di circa cm. 5 di diametro. Tracce di scialbatura si notano su tutta la decorazione e resti di colore rosso sono visibili sulle pieghe del mantello, sulla cresta dell'elmo e, meno evidenti, sulla fiamma della torcia. Argilla compatta di colore giallo-nocciola con piccole inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 6321).

Dressel, p. 270, nota 1; Van Buren, pp. 31-32, IV, iv, tipo A, 7; Colini, p. 58, tav. XXXI, fig. 2; Scott Ryberg, p. 164, nota 61, fig. 164; Ricciotti, p. 84, n. 63, tav. XIX.

Tav. XXV

49. urn:collectio:0001:antcom:05098

- Proveniente dall'Esquilino. Base cm. 13,5 x 11; alt. cm. 16. Frammentaria: è conservata parte della fronte e del lato sinistro. Della decorazione manca la pinna del delfino e la fiamma della torcia. Tracce di scialbatura sulla fronte e lievi resti di colore rosso sul mantello della nereide. Argilla di colore rosso mattone, poco depurata e con numerose inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 5098).

Tav. XXVI

50. urn:collectio:0001:antcom:06322

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 14 x 9,5; base cm. 15 x 10; alt. cm. 16. Il retro e piccole parti dei lati corti sono di restauro; qualche scheggiatura e due fratture restaurate si notano sulla fronte. Dell'elmo, che la nereide reca nella sinistra, si vede appena la sagoma a causa di una abrasione; in basso, lievissime tracce di onde marine. Sul retro, al centro, presenta un foro irregolare di circa cm. 4 di diametro. Tutta la superficie dell'arula è ricoperta da una leggera patina di colore nero. Argilla granulosa, di colore nocciola, con numerose inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6322 - già 60).

Tav. XXVI

51. urn:collectio:0001:antcom:06327

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13,6 x 9,3; alt. cm. 9,8. È conservata la parte superiore dell’arula per tre lati, tranne sul retro. Della decorazione mancano le estremità della nereide e il muso del delfino. Tracce di scialbatura sulla fronte e resti di colore rosso sulla fiaccola. Argilla di colore rosato con piccole inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6327 - già 32).

Arula con sagoma a parallelepipedo; cornice di base e di coronamento a listello semplice con l'accenno di una modanatura irregolare. La fronte è decorata da una nereide che si appoggia sul fianco di un delfino rivolto a destra. È nuda ed ha un mantello avvolto attorno al braccio sinistro che le passa dietro la schiena e riappare in basso sotto il corpo del delfino. Ha il braccio destro leggermente sollevato e nella mano reca una fiaccola ardente con il fusto inclinato e la fiamma rivolta in senso contrario all'andamento della scena; la mano sinistra reca un elmo con cresta fluente. Ha inoltre i capelli appena raccolti e le gambe incrociate: la destra rivolta in basso e la sinistra sollevata in posizione orizzontale. Il delfino poggia il muso su una serie di solchi irregolari che costituisce il piano di posa della raffigurazione ed ha la coda rivolta in alto. In basso si notano tracce di onde marine.

Presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, nella vetrina 5, sono conservati quattro esemplari direttamente confrontabili con questi. [41]Il primo, inv. 51810, di provenienza sconosciuta, misura: coronamento cm. 13,5 x 9,5; base cm. 14 x 9,8; alt. cm. 15. Sul coronamento conserva una marca di fabbrica simile a quella individuata sull'esemplare Cat. n. 56 della Collezione (cfr. fig. b, 14). Tracce di scialbatura sulla fronte e, di colore rosso, sulla fiaccola, sul viso della nereide e in diversi punti della decorazione. Argilla poco depurata, di colore rossiccio, con piccole inclusioni di augite e mica. Il secondo, inv. 115545, proveniente da Roma, dagli sterri di Borgo S. Spirito, ex Villa Cecchini, misura: coronamento cm. 13 x 9; base cm. 15,2 x 9,3; alt. cm. 15,2. Sul retro presenta un foro di cottura e sul coronamento, al centro, reca impresso un piccolo cerchio con un segno a croce rilevato, come nell'esemplare Cat. n. 40 (cfr. fig. b, ll). Argilla di colore nocciola rosato, poco depurata, con inclusioni di mica, augite e pozzolana e ricoperta da una ingubbiatura di colore nocciola chiaro.

Il terzo, non inventariato e di provenienza sconosciuta, misura: coronamento cm. 12,5 x 9,5; base cm. 14,5 x 9,5; alt. cm. 14. Sul retro presenta un foro di cottura e, sulla fronte, tracce di scialbatura con resti di colore rosso sulla cresta dell'elmo e sul mantello della nereide, nero sulla parte anteriore del corpo del delfino e giallo sull'elmo. Anche sui lati corti si notano due strisce orizzontali di colore nero con una di colore rosso al centro. Argilla granulosa, poco depurata, di colore rossiccio e con inclusioni di pozzolana e mica. Il quarto, anch'esso di provenienza sconosciuta e non inventariato, misura: coronamento cm. 14,7 x 10; base cm. 14 x 10,3; alt. cm. 14,8. È molto corroso e presenta un foro di cottura sul retro. Argilla di colore rossiccio con ingubbiatura rosata e con molte inclusioni di mica, augite e pozzolana. Sempre nell'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, sono conservati altri due esemplari, già appartenenti alla Collezione Gorga. Del primo, inv. 8350, resta solo la parte relativa alla fronte, che misura cm. 12,5 x 6,5; alt. cm. 11. Reca tracce di colore rosso sul mantello e sulla cresta dell'elmo e, di colore nero, sul fondo. Argilla rosata con ingubbiatura dello stesso colore, ma leggermente più chiaro e con inclusioni di augite e pozzolana. Il secondo, inv. 8352, è integro ma presenta la superficie corrosa. Coronamento cm. 12,5 x 9; base cm. 15 x 9,5; alt. cm. 15. Argilla piuttosto depurata, di colore rosato con ingubbiatura nocciola chiaro e con poche inclusioni di pozzolana. Nell'Antiquarium del Foro Romano, sala IV, è conservato un esemplare proveniente da un pozzo della Regia (inv. 1144). Coronamento cm. 12,8 x 10; base cm. 15,3 x 10; alt. cm. 15. Argilla rosata con ingubbiatura più chiara e molte inclusioni di pozzolana, mica, augite e quarzo [42]

Altri esemplari sono conservati presso Musei stranieri: uno, proveniente da Capua, al Museo di Berlino, [43]un altro, proveniente dall’Esquilino, all'Istituto Archeologico di Leipzig, inv. T3160; [44]un altro ancora, già appartenente alla collezione di M. Dufourny, al Museo del Louvre [45]e due, di provenienza sconosciuta, al Museo Fol di Ginevra. [46]Inoltre dall'Esquilino provengono diversi esemplari appartenenti alla Collezione Dressel o in commercio, [47]e uno alla Collezione di Joseph v. Kopf [48]

Ancora, un esemplare fu rinvenuto a Nemi, [49]due nella località "i Bacelli" presso Genzano, [50]due a Lanuvio, [51]uno in contrada Valdolargo, a sud di Anagni. [52]Da uno scavo, effettuato nel 1976, a Gabii, a cura della Soprintendenza alle Antichità del Lazio, provengono due arule rinvenute in una tomba a camera. La prima (coronamento cm. 13,8 x 10; base cm. 15,5 x 11; alt. cm. 15,5) presenta tracce di colore rosso sulla decorazione, argilla granulosa, di colore rossiccio, con ingubbiatura più chiara e inclusioni di mica, augite e pozzolana. La seconda (coronamento cm. 14 x 10,2; base cm. 16 x 9; alt. cm. 15,4) proviene da una matrice più fresca della precedente e reca sul retro una marca di fabbrica. Argilla compatta, di colore rossiccio, con inclusioni di mica, augite e qualche granello di pozzolana. Infine un esemplare, di provenienza sconosciuta, appartiene all'Istituto Archeologico Germanico di Roma, inv. 57.2925 (neg. 57.1452 – 57.1453).

Tav. XXVII [Pag. 94]

52. urn:collectio:0001:antcom:05097

- Proveniente dall'Esquilino, zona dei "puticoli". Coronamento cm. 14 x 98; base cm. 15 x 9,8; alt. cm. 15. Presenta qualche lieve abrasione sulla cornice di base ed è priva dello spigolo anteriore sinistro della cornice di coronamento. Sul retro vi è un foro irregolare di circa cm. 5,5 di diametro. Argilla compatta, di colore nocciola chiaro, con molte inclusioni di augite e pochi grani di pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 5097).

Lanciani, p. 50, tavv. VI-VIII, 3; Dressel, p. 270, nota 1; MonInst, XI, 1879, tav. Xa, 8; Van Buren, p. 31, IV, iv, tipo A, 5; Stuart Jones, p. 325, n. 115, tav. 120; Ricciotti, p. 84, n. 64.

Tav. XXVII [Pag. 95]

5 urn:collectio:0001:antcom:06326 3. urn:collectio:0001:antcom:06326

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 10 x 8,8; base cm. 8,5 x 8,8; alt. cm. 15,4. È priva del retro e del lato sinistro con parte della fronte; qualche scheggiatura sulla cornice di coronamento. Tracce di colore rosso si notano sul mantello della nereide, sulla cresta dell'elmo e sul coronamento dell'arula. Argilla di colore nocciola chiaro con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6326 - già 59).

Tav. XXVIII

54. urn:collectio:0001:antcom:06325

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 14 x 9,2; base cm. 8,8 x 9,7; alt. cm. 15,3. Il retro, parte dei lati corti e l'angolo inferiore destro della fronte sono di restauro; una frattura restaurata solca la metà superiore della fronte. La testa e il corpo della nereide sono abrasi, manca il piede destro e una frattura ha deteriorato gran parte del braccio destro. Lievi tracce di colore rosso si notano sui solchi del mantello. Argilla di colore nocciola chiaro, con poche inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6325 - già 58).

Tav. XXVIII

55. urn:collectio:0001:antcom:06323

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 13,7 x 8,8; base cm. 16 x 9,4; alt. cm. 14,3. Presenta una grossa abrasione non restaurata sul retro ed è priva di un piccolo frammento della cornice di base sulla fronte. In questo esemplare le modanature delle due cornici si presentano più regolari; sul retro, restano tracce di un foro. Argilla compatta, di colore rossiccio e con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6323).

Tav. XXIX

56. urn:collectio:0001:antcom:06324

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 14 x 8,8; alt. cm. 9,5. È priva della parte inferiore. La decorazione si presenta piuttosto corrosa; la nereide è priva della gamba destra ed ha la parte centrale del corpo appiattita. Sul retro dell'arula, verso il centro, restano tracce di un foro. Sul coronamento reca impresso un segno a M (fig. b, 14) riferibile ad una marca di fabbrica. Debolissime tracce di colore rosso si notano sulla fiamma della fiaccola. Argilla compatta di colore arancione e con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6324).

Arula simile, per forma e decorazione, agli esemplari precedenti. Le varianti sono costituite dalla posizione poco inclinata della fiaccola, dal differente elmo a cresta rigida e dal muso del delfino che non poggia sul limite dell'arula ma resta leggermente sollevato sulle onde marine. In uno degli esemplari (Cat. n. 52) si nota inoltre la presenza di un'armilla attorno al braccio destro della nereide. Anche la capigliatura appare più raccolta sulla sommità della testa e con ciocche fluenti in basso.

Tav. XXIX

57. urn:collectio:0001:antcom:06304

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 19 x 10,3; alt. cm. 12. È conservata la parte destra dell'arula che si presenta tuttavia priva del retro, del lato corto e della base. La superficie è corrosa, la nereide è priva delle gambe e il delfino di una parte della coda. Argilla di colore rossastro con ingubbiatura più chiara; poco depurata, presenta numerose inclusioni di pozzolana e augite. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6304).

Arula con sagoma a parallelepipedo, doppia. È decorata, come gli esemplari precedenti, da una nereide su delfino nello schema solito. Tuttavia, verso l'estremità destra della fronte, si nota un elemento vegetale a forma di palma che probabilmente separava due raffigurazioni simili. Infatti, nonostante la frammentarietà dell'esemplare impedisca un'esatta visione dell'intera decorazione, sul limite della fronte si intravvede parte della pinna e della coda di un altro delfino.

Unico confronto è un esemplare, proveniente dall'Esquilino e appartenente alla Collezione Dressel, frammentario e privo dell'elemento vegetale di separazione tra le due raffigurazioni [53]

Tav. XXX [Pag. 96]

58. urn:collectio:0001:antcom:04962

- Fu rinvenuta in via Merulana nell'estate del 1879. Coronamento cm. 24 x 18; base cm. 23,3 x 17,5; alt. cm. 27. Il retro e gli spigoli anteriori della cornice di base sono di restauro; sulla fronte manca, per una abrasione, la testa della nereide ma restano tracce dei capelli fluenti sulle spalle. Resti di scialbatura sulla decorazione e qualche debole traccia di colore rosso sul mantello della nereide. Argilla depurata di colore nocciola con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice fresca, i particolari risultano evidenziati

(inv. 4962).

Dressel, p. 271, n. 12; MonIst, XI, 1879, tav. Xa, 6; Van Buren, p. 13, IV, iv, tipo B, l; Scott Ryberg, p. 167, fig. 165; Ricciotti, p. 85, n. 65, tav. XIX.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornici modanate: quella di base da un gradino irregolare, quella di coronamento da una cyma reversa. Sulla fronte è raffigurata una nereide seduta sul dorso di un delfino rivolto a destra. La nereide è nuda, ha le gambe incrociate e un mantello scendendo dalle spalle le avvolge, coprendola, la gamba destra. Con la mano sinistra si appoggia alla pinna dorsale del delfino e con la mano destra sollevata tocca la coda dell'animale che è rivolta in aria. La raffigurazione è inquadrata da due pilastri di ordine dorico sorreggenti un architrave su cui poggia la testa della nereide.

Unico confronto è un'arula di dimensioni minori, cm. 14 x 9 x 13, molto corrosa, di provenienza sconosciuta e conservata agli Staatliche Museen, Antiken-Abteilung di Berlino Ovest, vetrina n. 7, inv. TC8086 (tav. LIV, S).

Tav. XXXI

59. urn:collectio:0001:antcom:04960

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 27,8 x 6,2; alt. cm. 22. È conservata solo una parte del coronamento e della fronte. Della decorazione manca la parte posteriore del corpo della pantera con le estremità delle zampe anteriori e i piedi della figura maschile. Il rilievo è leggermente corroso in alcuni punti: la testa della figura è poco evidenziata nei particolari. Tracce di scialbatura su tutta la decorazione; resti di colore rosso sulle pieghe del mantello e, di colore marrone scuro, sul corpo della pantera. Argilla compatta, di colore rosato, con inclusioni di augite, mica e qualche granello di pozzolana. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 4960).

Dressel, pp. 278-279, n. 19, tav. P; Roscher, vol. II, col. 2282; Van Buren, p. 33, IV, v, l; Stuart Jones, p. 323, n. 104, tav. 120; Scott Ryberg, p. 168, fig. 166; Ricciotti, p. 79, n. 54, tav. XVIII.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornice di coronamento modanata da una cyma reversa. La fronte è decorata da una figura maschile probabilmente Dioniso, sdraiata sul dorso di una pantera rivolta a sinistra; ha una ghirlanda di foglie attorno alla testa, è nuda ed è seduta su un mantello il cui lembo le avvolge la gamba sinistra distesa mollemente lungo il dorso dell'animale e ricade in basso in morbide pieghe. Ai piedi indossa dei calzari di cui restano tracce dei lacci; con il braccio destro si aggrappa al collo dell'animale e con la mano sinistra reca un tyrso ornato di nastri. La pantera ha la bocca aperta con la lingua di fuori e la zampa anteriore destra sollevata.

Presso un privato, nella zona di Tor di Mezzavia, è conservato un frammento relativo alla sola parte anteriore di un'arula con la medesima raffigurazione [54]

Tav. XXXII [Pag. 97]

60. urn:collectio:0001:antcom:06294

- Fu rinvenuta sull'Esquilino il 7 marzo 1878. Coronamento cm. 9 x 7,7; base cm. 10 x 8; alt. cm. 10,6. Presenta varie fratture restaurate sul coronamento, sul retro e sui lati corti e qualche scheggiatura sulle cornici. Sul retro, verso il centro, vi è un foro irregolare di circa cm. 2,5 di diametro. Sul coronamento presenta tre piccoli segni impressi (fig. b, 15) probabilmente riferibili ad una marca di fabbrica.

Argilla granulosa di colore giallo verdastro con numerose inclusioni di pozzolana e poche di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca; sulle ali vi sono tracce di ritocco a stecca

(inv. 6294 - già 28).

BullCom, VI, 1878, p. 296, n. 18; Dressel, p. 263, n. 9; MonInst, XI, 1879, tav. Xa, l; Van Buren, p. 33, IV, v, 1; Stuart Jones, p. 318, n. 78, tav. 120; Scott Ryberg, p. 169, fig. 167; Ricciotti, p. 87, n. 69, tav. XIX.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornice di base e di coronamento a listello semplice. La fronte è decorata da una figura maschile nuda e alata che cavalca una pantera in corsa verso destra; con il braccio sinistro si aggrappa al collo dell'animale e solleva quello destro piegandolo sopra la testa rivolta indietro.

Tav. XXXII [Pag. 98]

61. urn:collectio:0001:antcom:06303

- Proveniente dall'Esquilino: fu rinvenuta il 9 dicembre 1879. Coronamento cm. 7,6 x 11,5; alt. cm. 10,2. È conservato solo un frammento dell'angolo superiore sinistro dell'arula. Della decorazione resta la parte superiore del corpo della danzatrice di destra e della suonatrice di doppio flauto. Il rilievo è corroso; sul coronamento è impresso un segno angolare (fig. b, 16) interrotto dalla frattura del pezzo, probabilmente riferibile ad una marca di fabbrica. Sulla decorazione restano tracce di scialbatura ad altre, molto lievi e di colore rosso, si notano sul viso della suonatrice e sulla cornice di coronamento. Argilla di colore nocciola, con inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6303 - già 34).

Dressel, p. 274; Van Buren, p. 39, V, vi, tipo A, 3; Scott Ryberg, pp. 169-170 fig. 16a.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornice di coronamento nata da una cyma reversa. La fronte è decorata da una suonatrice di doppio flauto, posta al centro della scena e rappresentata frontalmente, affiancata da una danzatrice su ciascun lato. Quella di destra è raffigurata di profilo, rivolta verso la suonatrice. È nuda, con un mantello avvolto attorno al braccio sinistro che le passa dietro la schiena poggiando sulla spalla destra; un lembo di esso viene sollevato dal braccio destro alzato all'altezza della testa. La danzatrice di sinistra era invece raffigurata di prospetto, con il mantello inarcato dietro le spalle e con un piccolo oggetto rotondo in ciascuna mano. La scena poteva poi essere completata dall'aggiunta, sull'estrema sinistra, di un piccolo Pan in atto di sorreggere la danzatrice e recante una ghirlanda nella mano destra.

È confrontabile con un esemplare intero appartenente alla Collezione Castellani [55]e due frammentari appartenenti alla Collezione Dressel che presentano tuttavia la scena fiancheggiata da due colonne [56]o pilastri di ordine ionico. Un altro frammento, che reca la figura centrale della suonatrice e quella della danzatrice di destra in posizione leggermente differente, è conservato presso l'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina n. 5, privo di numero d'inventario e di provenienza sconosciuta (tav. LIV, T). Coronamento cm. 12,7 x 7; alt. cm. 12,5. Argilla granulosa di colore nocciola chiaro e con inclusioni di augite, mica e pozzolana; tracce di scialbatura su tutta la superficie e resti di colore giallo sui mantelli delle due figure. [57]Infine alla Collezione Dressel apparteneva un altro frammento che costituisce una ulteriore variante della decorazione presentata [58]

2. Raffigurazioni di animali urn:collectio:0001:antcom:05143

Tav. XXXIII

62.

- Fu rinvenuta, nel 1880, presso il Colosseo. Coronamento cm. 15 x 5,3; base cm. 10 x 5,3; alt. cm. 14. È conservata solo la fronte con una piccola parte del coronamento e del lato sinistro; lo spigolo anteriore della cornice di coronamento è abraso. Il grifo è privo dell'estremità della zampa anteriore sinistra; tracce di ritocco a stecca sulle ali. Resti di scialbatura su tutta la fronte; tracce di colore rosso sul becco e sul collo del grifo e tra gli ovoli delle due cornici; resti di colore blu scuro sono sparsi sul fondo della decorazione. Argilla di colore nocciola con numerosi inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 5143).

BullCom, IX, 1881, p. 250, n. 11; Van Buren, p. 23, I, x, 3; Stuart Jones, p. 313, n. 50, tav. 120; RICCIOTTI, pp. 79-80, n. 55, tav. XVIII.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornici a listello semplice decorate ad ovoli appena accennati. Sulla fronte è raffigurato un grifo alato rivolto a sinistra e con la zampa anteriore destra sollevata. Un altro animale affrontato al grifo era probabilmente raffigurato nella parte mancante dell'arula, dal momento che si notano tracce di un'altra zampa sollevata.

Tav. XXXIII [Pag. 99]

63. urn:collectio:0001:antcom:06405

- Provenienza sconosciuta. Fu acquistata dal Sig. M. Vita, con delibera n. 7363 del 1-12-1934. Coronamento cm. 14,2 x 12,6; base cm. 14 x 12,2; alt. cm. 10. È integra; presenta qualche piccola scheggiatura sul retro e sulla cornice di base della fronte. La cavità alla base dell'arula non è di forma rettangolare ma ellittica.

Argilla compatta e depurata, di colore nocciola rosato e con pochissime tracce di inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6405).

RICCIOTTI, p. 94, n. 84, tav. XXI.

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornici modanate da una cyma reversa. Sulla fronte, il listello di base e quello di coronamento sono ornati da linee graffite che si incrociano obliquamente. Al centro sono raffigurati due delfini affrontati e in basso un fregio di onde ricorrenti che partono dal limite della fronte per convergere al centro dell'arula.

Al Museo di Siracusa, sala X, vetrina N, è conservata un'arula simile, inv. Aidone 33397, proveniente dalla città di Serra Orlando, presso Aidone. Coronamento cm. 13,7 x 9,5; base cm. 13 x 10; alt. cm. 8. Le cornici sono prive di decorazione e presentano diverse abrasioni; la cavità, praticata sulla base dell'arula, è simile a quella riscontrata sul nostro esemplare. Argilla di colore rosato con ingubbiatura verdastra; impasto poco depurato con molte inclusioni di pozzolana. Un'altra, proveniente da Taranto, è conservata al Museo di Bari, inv. 2490 [59]Sempre da Taranto provengono altre quattro arule conservate al Museo di Trieste [60]e una conservata al Kunsthistorischen Museum di Vienna, inedita. Al Museo di Taranto, sala XII, è conservata un'arula proveniente da contrada Vaccarella che reca due delfini sulla fronte e uno sui due lati corti, posti su un fregio ad onde ricorrenti da destra a sinistra. Sulla fronte, tra i due delfini affrontati, è raffigurata una rosetta. Coronamento cm. 10,5 x 10; base cm. 12,5 x 10; alt. cm. 9,5. Argilla granulosa, di colore nocciola. Di probabile provenienza tarantina è anche un altro esemplare visto in commercio a Francoforte da E. Jastrow (foto Istituto Archeologico Germanico di Roma, 34.5855). Anche quest'ultimo esemplare presenta un delfino sulle facce laterali oltre ai due della fronte.

3. Motivi di genere urn:collectio:0001:antcom:05122 [Pag. 100]

Tav. XXXIV

64.

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11 x 9,5; base cm. 11,5 x 10; alt. cm. 11. È priva dello spigolo anteriore destro della cornice di coronamento. Sul retro, al centro, presenta un foro di circa cm. 2,5 di diametro; sul coronamento reca impresso un piccolo segno semicircolare (fig. b, 17), probabilmente riferibile ad una marca di fabbrica. Tracce di scialbatura su tutta la fronte. Argilla di colore rosso mattone con inclusioni di augite e pozzolana. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 5122).

Dressel, p. 275, n. 16; Van Buren, p. 41, VI, iii, tipo A, 2; Ricciotti, p. 91, n. 77, tav. XX.

Tav. XXXIV

65. urn:collectio:0001:antcom:05120

- Fu rinvenuta in via Rattazzi, nel novembre del 1879. Coronamento cm. 8,3 x 9,2; base cm. 8,6 x 10,4; alt. cm. 12,6. È conservata solo la metà sinistra dell'arula. La decorazione resta quasi interamente, tranne il fiore destro con i nastri pendenti. Tracce di scialbatura su tutta la fronte con resti di colore rosso più evidenti sul contorno della bocca; una striscia orizzontale, dello stesso colore, è conservata sul lato sinistro dell'arula. Argilla granulosa di colore rossiccio con ingubbiatura rosata e molte inclusioni di augite, pozzolana e poche particelle di mica. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 5120).

Dressel, p. 275, n. 16, tav. R, 3; Van Buren, p. 41, VI, iii, tipo A, l; Scott Ryberg, pp. 171-172, fig. 172; Ricciotti, pp. 91-92, n. 78.

Tav. XXXV

66. urn:collectio:0001:antcom:05096

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 13,4 x 5; base cm. 12,5 x 9,3; alt. cm. 12. La parte anteriore del coronamento e quella superiore della fronte sono di restauro; della decorazione resta quasi tutta la bocca della maschera e parte dei nastri pendenti laterali (ricostruzione arbitraria delle parti mancanti). Sul retro dell'arula resta un foro di circa cm. 3 di diametro. Tracce di colore rosso si notano sulla cornice di base del lato destro e sul retro. Argilla di colore rosato con inclusioni di augite e mica

(inv. 5096).

Tav. XXXV

67. urn:collectio:0001:antcom:06299

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 9,3 x 9,6; alt. cm. 9. È conservato solo un frammento dell'angolo superiore sinistro dell'arula; la maschera è priva, in parte, della bocca, dell'occhio destro, del fiore e dei nastri pendenti su quel lato; il nastro a rilievo sulla fronte è abraso. Tracce di scialbatura. Argilla di colore nocciola, con ingubbiatura e inclusioni di augite e mica

(inv. 6299 - già 50).

Arula con sagoma a parallelepipedo; cornice di base e di coronamento modanate da una cyma reversa e da un gradino irregolare. Sulla fronte è raffigurata una maschera scenica dalla grande bocca spalancata, il naso schiacciato, gli zigomi sporgenti e la fronte corrugata. Ha il capo coronato da un nastro a spirale rilevato, fermato sulle tempie da un fiore, le cui bande scendono spioventi ai lati del viso.

Un esemplare simile, di provenienza sconosciuta, fu acquistato a Roma nel 1910 ed è ora conservato al Danish National Museum di Copenaghen inv. 6589. [61]Un frammento di un altro esemplare, inedito, è conservato all'Antiquarium degli Staatliche Museen di Berlino Ovest, inv. 8092 (foto Istituto Archeologico Germanico di Roma, 35.2133).

Tav. XXXV [Pag. 101]

68. urn:collectio:0001:antcom:06298

Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 12,2 x 9; alt. cm. 7,8. È conservata solo la metà superiore dell'arula con qualche piccola abrasione sul coronamento. Della maschera resta la parte superiore del viso con l'inizio della grande bocca spalancata. Lievissime tracce di colore rosso si notano ai lati del naso. Argilla compatta, di colore rossiccio e con poche inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice fresca

(inv. 6298 - già 49).

Dressel, p. 276, n. 16, tipo B; Van Buren, p. 41, VI, iii, tipo B, 4; Ricciotti, p. 92, n. 80.

Tav. XXXVI

69. urn:collectio:0001:antcom:05100

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 12,2 x 8,6; base cm. 13,7 x 8,4; alt. cm. 10,6. Presenta una piccola scheggiatura sulla cornice di coronamento della fronte; la decorazione è leggermente corrosa, la fronte della maschera è appiattita e non si distinguono bene i particolari. Sul retro, al centro, presenta un foro di circa cm. 3 di diametro. Sugli zigomi e sulla fronte della maschera si notano tracce di colore rosso insieme a resti di materia carboniosa conservati anche all'interno dell'arula. Argilla compatta, di colore rosato, con inclusioni di augite e mica. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 5100).

BullCom, VII, 1879, p. 255, n.9; Dressel, p. 276, n. 16, tipo B; Van Buren, p. 41 VI, iii, tipo B, l; Stuart Jones, p. 317, n. 73, tav. 120; Ricciotti, p. 93, n. 81.

Arula con sagoma a parallelepipedo; cornice di base e di coronamento sagomate da una cyma reversa. La fronte è decorata da una maschera scenica dello stesso tipo degli esemplari precedenti ma con qualche differenza: anziché dal solito nastro a spirale, il capo è coronato da una semplice tenia che si incurva sulla fronte, è fermata sulle tempie da un fiore e pende ai lati del viso. Gli occhi della maschera sono sporgenti e spalancati; il fiore sulle tempie reca, nella parte centrale, dei puntini impressi; i capelli si presentano leggermente rigonfi ai lati del viso.

Si conoscono due esemplari simili, provenienti dall'Esquilino e appartenenti, rispettivamente, alla Collezione Dressel [62]e alla Collezione Castellani. [63]Un altro esemplare simile, già appartenente alla Collezione Gorga, è esposto alla Mostra Archeologica Didattica Permanente dell'Archeoclub di Pescara, vetrina n. 11, non inventariato (tav. LIV, U). Coronamento cm. 8,5 x 5,7; base cm. 9,2 x 6,7; alt. cm. 9,6. Sul retro presenta un foro di circa cm. 3 di diametro. Tracce di scialbatura sulla fronte e striscia colorata in rosso al centro dei due lati corti; altri resti di colore rosso sono visibili sulla decorazione. Argilla granulosa, di colore rosso mattone, con numerose inclusioni di augite e poche di mica e pozzolana.

Tav. XXXVI [Pag. 102]

70. urn:collectio:0001:antcom:06300

- Proveniente dall'Esquilino. Coronamento cm. 10,2 x 9; base cm. 12,2 x 9,3; alt. cm. 12,7. È priva dello spigolo anteriore sinistro della cornice di coronamento e presenta qualche piccola abrasione sulla cornice di base. Sul retro, al centro, reca un foro di circa cm. 2,5 di diametro. Argilla di colore giallo verdastro con inclusioni di augite, mica e pozzolana. È ricavata da una matrice stanca

(inv. 6300).

Stuart Jones, p. 324, n. 110, tav. 120; Ricciotti, p. 92, n. 79.

Arula con sagoma a parallelepipedo; cornice di base e di coronamento sagomate da una cyma reversa e da un gradino irregolare. La fronte è decorata da una maschera scenica di dimensioni minori rispetto agli esemplari precedenti. È differente anche la disposizione delle estremità dei nastri pendenti ai lati del viso; i capelli, inoltre, sembrano più gonfi e i fiori sulle tempie più grandi. Nonostante il rilievo si presenti poco evidenziato nei particolari, si può notare qualche ulteriore differenza anche nell'espressione della maschera: la fronte poco corrugata, gli occhi appena sporgenti, la bocca meno aperta.

B. Arule non decorate urn:collectio:0001:antcom:06342

1. Con cornici poco aggettanti

Fig. VI; tav. XXXVII

71.

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 13,5 x 14; base cm. 14,5 x 16; alt. cm. 15,2. È priva di uno spigolo della cornice di base; qualche lieve abrasione anche su quella di coronamento. Tracce di scialbatura su tutta la superficie. Argilla di colore rossatro, poco depurata e con numerose inclusioni di pozzolana, mica e augite

(inv. 6342).

Ricciotti, pp. 94-95, n. 85.

Tav. XXXVII

72. urn:collectio:0001:antcom:06343

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 13,5 x 13,8; base cm. 15,5 x 5,5; alt. cm. 13,7. Parte della cornice di base è di restauro; alcune abrasioni su quella di coronamento. La superficie è ruvida e presenta larghe tracce di scialbatura. Argilla di colore nocciola, con inclusioni di augite e mica

(inv. 6343 - già 63).

Tav. XXXVIII [Pag. 103]

73. urn:collectio:0001:antcom:19980

- Fu rinvenuta il 28 marzo 1941 in viale Africa, nei pressi del Circo Massimo.

Coronamento cm. 11,8 x 11; base cm. 12,8 x 12,8; alt. cm. 12,7. Superficie in gran parte corrosa; le modanature della cornice di coronamento sono quasi totalmente abrase. Argilla granulosa, di colore rossastro, con inclusioni di augite e pozzolana

(inv. 19980 - già 4370).

Ricciotti, p. 95, n. 86.

Tav. XXXVIII

74. urn:collectio:0001:antcom:19954

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11,5 x 11,5; base cm. 12,7 x 13; alt. cm. 12. È priva di uno spigolo della cornice di coronamento e presenta leggere abrasioni anche su quella di base. Argilla di colore arancione, con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 19954).

Tav. XXXIX

75. urn:collectio:0001:antcom:06344

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11 x 11,3; base cm. 11,5 x 6,2; alt. cm. 11,8. La cornice di base è di restauro su due lati e su parte del terzo; gli spigoli sono smussati e le modanature appena visibili. Tracce di scialbatura su tutta 1'arula. Argilla compatta, di colore nocciola, con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6344 - già 74).

Tav. XXXIX

76. urn:collectio:0001:antcom:06347

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11 x 11,6; base cm. 9 x 5,4; alt. cm. 11,2. Presenta alcune abrasioni sulla cornice di coronamento ed è priva di quella di base su un lato e, in parte, su altri due. Sulle cornici si notano solchi irregolari che imitano rozze modanature. Tracce di scialbatura su tutta l'arula. Argilla compatta, di colore rosato, con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6347).

Tav. XXXIX

77. urn:collectio:0001:antcom:06348

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11,5 x 11,3; base cm. 12,5 x 12,5; alt. cm. 11. È integra, con qualche lieve scheggiatura sulle due cornici. Larghe tracce di scialbatura su tutta l'arula. Argilla di colore nocciola rosato, piuttosto depurata, con piccole inclusioni di augite e mica

(inv. 6348 - già 73).

Tav. XL

78. urn:collectio:0001:antcom:06349

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10 x 11,5; base cm. 10,5 x 11,9; alt. cm. 11. Uno spigolo della cornice di base è di restauro; cornici smussate, modanature appena visibili. Su tutta l'arula resta uno spesso strato di scialbatura.

Argilla compatta, di colore rosato, con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6349 -già 76).

Tav. XL

79. urn:collectio:0001:antcom:06350

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11 x 11; base cm. 11,5 x 11,5; alt. cm. 11. Lievissime abrasioni sulle due cornici. Fattura accurata; modanature dall'andamento piuttosto regolare. Argilla granulosa, di colore rosato, con poche inclusioni di augite, mica e qualche granello di pozzolana

(inv. 6350).

Tav. XL [Pag. 104]

80. urn:collectio:0001:antcom:06351

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11 x 11; base cm. 11,4 x 11,4; alt. cm. 11. Lievissime abrasioni sulle due cornici. Qualche debole traccia di scialbatura sul corpo centrale dell’arula. Argilla di colore rosato, piuttosto depurata, con piccolissime inclusioni di augite e mica

(inv. 6351 - già 66).

Tav. XLI

81. urn:collectio:0001:antcom:19417

- Proveniente da Largo Argentina. Coronamento cm. 11 x 10,4; base cm. 12 x 11; alt. cm. 11. È priva di uno spigolo della cornice di coronamento; modanature corrose e fortemente smussate. In un angolo del coronamento presenta un piccolo foro comunicante con l'interno dell’arula. Argilla di colore nocciola rosato con ingubbiatura più chiara; numerose inclusioni di augite, pozzolana e mica

(inv. 19417).

Tav. XLI

82. urn:collectio:0001:antcom:06345

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11 x 11; base cm. 10,5 x 3,5; alt. cm. 10,7. È di restauro la cornice di base per tre lati con parte delle facce relative; piuttosto corrosa anche nel resto della superficie. La cornice di base presenta due modanature irregolari, quella di coronamento ne presenta una appena percettibile.

Argilla di colore rosato con ingubbiatura più chiara; granulosa, con numerose inclusioni di augite, pozzolana e mica

(inv. 6345 - già 75).

Tav. XLI

83. urn:collectio:0001:antcom:06334

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10 x 8; base cm. 11 x 10,8; alt. cm. 10,5. È priva della cornice di coronamento su un lato e presenta qualche lieve abrasione su quella di base. Spigoli smussati; cornice di base con due modanature irregolari, cornice di coronamento sagomata da un semplice gradino. Qualche debole traccia di scialbatura sulle cornici. Argilla di colore rosato, con inclusioni di augite, mica e qualche granello di pozzolana

(inv. 6334 - già 29).

Tav. XLII

84. urn:collectio:0001:antcom:06335

- Provenienza sconosciuta. Base cm. 10,5 x 10,5; alt. cm. 10. Frammentaria è ricomposta da cinque pezzi, con tracce di precedenti restauri in gesso. È quasi interamente priva del coronamento. Argilla di colore nocciola rosato, poco depurata, con inclusioni di augite, mica e pozzolana

(inv. 6335 - già 68).

Tav. XLII

85. urn:collectio:0001:antcom:06336

- Proveniente dall'Esquilino, nei pressi della chiesa di S. Vito. Coronamento cm. 10,5 x 9,7; base cm. 10,5 x 10,3; alt. cm. 10. Lievissime abrasioni sulle due cornici; modanature irregolari, degradanti verso destra. Tracce di scialbatura sul corpo centrale dell'arula e, meno evidenti, sulle cornici. Argilla compatta, di colore beige rosato, con piccolissime inclusioni di augite e mica

(inv. 6336).

BullCom, XVIII, 1890, pp. 228, 352, n. 19.

Tav. XLII

86. urn:collectio:0001:antcom:19956

- Proveniente dal livello FII di uno scavo effettuato nell'area del teatro Argentina. Coronamento cm. 8,3 x 5,2; base cm. 10 x 8; alt. cm. 10. Frammentaria: è ricomposta da tre pezzi con abrasioni in qualche punto. Le cornici presentano una modanatura irregolare. Argilla di colore rosato con ingubbiatura beige chiaro e numerose inclusioni di augite, pozzolana, quarzo e mica

(inv. 19956 - già 2037).

Gianfrotta, p. 66, tav. XXXII, 18, 3; P. A. Gianfrotta, in Roma Medio Repubblicana p. 137, n. 174.

Tav. XLIII [Pag. 105]

87. urn:collectio:0001:antcom:06337

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10,3 x 10,1; base cm. 10,1 x 9,8; alt. cm. 9,8. Presenta diverse abrasioni sulle due cornici; tutta la superficie è fortemente corrosa, gli spigoli smussati e le modanature quasi del tutto invisibili.

Tracce di scialbatura. Argilla di colore nocciola rosato con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6337 - già 69).

Tav. XLIII

88. urn:collectio:0001:antcom:06338

Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10,2 x 8; base cm. 10,5 x 10,8; alt. cm. 9,8. È priva di uno spigolo della cornice di coronamento e di due spigoli di quella di base. Tracce di scialbatura su tutta l'arula. Argilla di colore rossastro con ingubbiatura nocciola chiaro e inclusioni di augite, mica e pozzolana

(inv. 6338).

Tav. XLIII

89. urn:collectio:0001:antcom:06333

Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 13 x 9,2; base cm. 10,5 x 10,3; alt. cm. 9,6. Presenta diverse scheggiature sulle due cornici; modanature irregolari e poco evidenziate. Resti di scialbatura su tutta la superficie. Argilla di colore nocciola rosato con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6333).

Tav. XLIII

90. urn:collectio:0001:antcom:06332

- Proveniente dal Quirinale. Coronamento cm. 9,6 x 9; base cm. 10 x 10,4; alt. cm. 9,2. È priva di due spigoli della cornice di coronamento. La modanatura delle cornici è costituita da un semplice gradino dall'andamento irregolare e appena visibile. Su un angolo del coronamento è impresso un cerchietto con un segno a croce rilevata all'interno (fig. b, 18): si tratta probabilmente di una marca di fabbrica. Argilla di colore rosato con inclusioni di pozzolana e augite

(inv. 6332).

Tav. XLIII

91. urn:collectio:0001:antcom:06346

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 11,8 x 12; alt. cm. 8,5. È priva della parte inferiore del corpo centrale con la cornice di base. La cornice di coronamento presenta una modanatura e dei solchi irregolari. Argilla di colore rosato con ingubbiatura nocciola; poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6346).

Arula con sagoma a parallelepipedo e cornici variamente modanate. La decorazione delle cornici si estende su tutti i lati e assume un andamento irregolare: in alcuni esemplari è costituita infatti da un rozzo toro accoppiato ad una cyma reversa, in altri da semplici gradini con gli spigoli sporgenti o appena abbozzati.

Due esemplari confrontabili, di provenienza sconosciuta e non inventariati, sono conservati all'Antiquarium del Museo Nazionale Romano, vetrina n. 5. Il primo, con le cornici sagomate da un gradino irregolare, ha le seguenti misure: coronamento cm. 9,5 x 10; base cm. 10,5 x 9,5; alt. cm. 10 e presenta tracce di imbiancatura su tutta la superficie. Argilla rossiccia, poco depurata, con inclusioni di mica e pozzolana. Il secondo, con le cornici simili al precedente, misura: coronamento cm. 10,2 x 9,7; base cm. 10,6 x 10; alt. cm. 10,2. Argilla compatta, di colore nocciola-rosato, con ingubbiatura soprastante e inclusioni di mica.

Nello stesso Antiquarium è conservato un altro esemplare, già appartenente alla Collezione Gorga, inv. 8355, inedito e con cornici sagomate a doppio gradino irregolare. Coronamento cm. 12 x 13; base cm. 13 x 13; alt. cm. 12. Argilla compatta, di colore rosso mattone, ricoperta da una patina giallastra e con pochissime inclusioni di augite. Un altro esemplare, proveniente da un pozzo presso l'Area Sacra di Vesta al Foro Romano, [64]è conservato all'Antiquarium del Foro, sala III, inv. 605. Un esemplare frammentario e quattro frammenti, inediti, provengono dal Palatino, da uno scavo effettuato nel 1971 presso l'atrio della Casa di Livia e furono rinvenuti nel Fognolo F. [65]Da Tarquinia proviene un altro esemplare, rinvenuto nella Tomba dei Festoni [66]

2. Con cornici fortemente aggettanti urn:collectio:0001:antcom:06339 [Pag. 106]

Fig. VII; tav. XLIV

92.

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 9,6 x 9,5; base cm. 10 x 9; alt. cm. 10. Presenta leggere abrasioni sulle due cornici. Larghe tracce di scialbatura su tutta l'arula. Argilla di colore giallo verdastro, piuttosto depurata e con poche inclusioni di augite e mica

(inv. 6339).

ricciotti, pp. 95-96, n. 87.

Tav. XLIV

93. urn:collectio:0001:antcom:06356

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10,5 x 9,3; base cm. 10 x 10,2; alt. cm. 10,2. È priva di uno spigolo della cornice di coronamento. Lievi tracce di scialbatura sulle cornici e sul corpo centrale. Argilla di colore rosato, depurata e con pochissime inclusioni di augite e mica

(inv. 6356).

Tav. XLIV

94. urn:collectio:0001:antcom:06340

- Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 9,8 x 9,6; base cm. 10 x 9,3; alt. cm. 10. È priva di uno spigolo della cornice di base. La superficie è quasi interamente imbiancata. Argilla di colore nocciola, depurata e con pochissime inclusioni di augite e mica

(inv. 6340).

Tav. XLIV

95. urn:collectio:0001:antcom:19953

- Proveniente dal Campidoglio. Coronamento cm. 8,5 x 9; base cm. 9 x 9; alt. cm. 10. È priva di uno spigolo della cornice di coronamento e presenta alcune abrasioni su quella di base. Lievi tracce di scialbatura, più evidenti sulle facce. Argilla di colore nocciola rosato, piuttosto compatta e depurata con poche inclusioni di mica e pozzolana

(inv. 19953).

Tav. XLIV

96. urn:collectio:0001:antcom:19418

- Provenienti da Largo Argentina. Coronamento cm. 9 x 8,9; base cm. 9,5 x 9; alt. 9,7. È priva di uno spigolo della cornice di base e reca qualche lieve abrasione su quella di coronamento. Tracce di scialbatura su tutta la superficie dell'arula.

Argilla compatta, di colore rossiccio, piuttosto depurata; poche inclusioni di augite e pozzolana

(inv. 19418).

Tav. XLV [Pag. 107]

97. urn:collectio:0001:antcom:19957

- Proveniente dal livello III di uno scavo effettuato nell'area del teatro Argentina. Coronamento cm. 7,5 x 8,6; base cm. 6 x 3,4; alt. cm. 9,4. Frammentaria: è ricomposta da due pezzi in gran parte scheggiati. Argilla leggermente rosata, con ingubbiatura chiara; molte inclusioni di pozzolana e augite e qualche granello di quarzo

(inv. 19957 - già 902).

Gianfrotta, p. 49, tav. XXXII, 18, 2; P. A. Gianfrotta, in Roma Medio Repubblicana, p. 137, n. 173.

Arula non decorata, con corpo centrale di forma cubica e cornici variamente modanate ma più sporgenti rispetto agli esemplari precedenti.

Un esemplare confrontabile, con cornici fortemente aggettanti, è conservato al Museo Archeologico di Aquileia, [67]probabilmente proveniente dall'area urbana.

98. urn:collectio:0001:antcom:19958

- Proveniente dal livello A I dello scavo effettuato nell'area del teatro Argentina. Frammento angolare relativo alla base cm. 5,4 x 3,5; alt. cm. 9,8. Argilla compatta, di colore rossiccio, con inclusioni di pozzolana, mica e augite

(inv. 19958 - già 1152).

Gianfrotta, p. 53, tav. XXXII, 18, 1.

99. urn:collectio:0001:antcom:19959

- Proveniente dal livello F I dello stesso scavo. Frammento angolare relativo alla base, con spigolo del corpo centrale: cm. 6,5 x 4,3; alt. cm. 8. Argilla compatta, di colore rosato, con numerose inclusioni di augite e mica e pochi granelli di pozzolana e quarzo

(inv. 19959 - già 1955).

Gianfrotta, p. 65.

100. urn:collectio:0001:antcom:19960

- Proveniente dal livello F II dello stesso scavo. Frammento angolare relativo al coronamento cm. 8,4 x 5; alt. cm. 6,7. Argilla di colore rosso mattone, depurata, con pochissime tracce di inclusioni di mica e augite

(inv. 19960 - già 2039).

Gianfrotta, p. 66.

101. urn:collectio:0001:antcom:19961

- Proveniente dal livello F II dello stesso scavo. Frammento angolare relativo alla base con piccola parte del corpo centrale: cm. 7,2 x 3,3; alt. cm. 5,8. Argilla granulosa, poco depurata, di colore rosato e con ingubbiatura beige chiaro; numerose inclusioni di pozzolana e qualche granello di quarzo

(inv. 19961 - già 2040).

Gianfrotta, p. 66.

102. urn:collectio:0001:antcom:19962

- Proveniente dal livello F II dello stesso scavo. Frammento angolare relativo alla cornice di base cm. 5,2 x 3,7; alt. cm. 5. Argilla granulosa, di colore rosato, con molte inclusioni di pozzolana, mica e augite

(inv. 19962 - già 2042).

Gianfrotta, p. 67.

Frammenti angolari, relativi alla base o al coronamento, di arule probabilmente prive di decorazioni. Le parti conservate sono troppo piccole per poter essere riferite con sicurezza all'uno o all'altro raggruppamento individuato.

III. ARULE A FORMA DI CUBO [Pag. 108]

Fig. VIII; tav. XLV, 98

103. urn:collectio:0001:antcom:19966

Provenienza sconosciuta. Coronamento cm. 10 x 8,3; base cm. 10 x 8,5; alt. cm. 8,6. È integra: presenta solo qualche corrosione sulla fronte. Sul coronamento reca una piccola striscia orizzontale munita di dentelli a rilievo. Al centro dei due lati corti e sul retro ha un foro di circa cm. 2 di diametro. Argilla compatta, di colore rosato e con pochissime tracce di inclusioni di augite e mica. Il rilievo è piuttosto piatto; matrice stanca

(inv. 19966 - già 3689)

Ricciotti, p. 94, n. 83.

Arula di forma cubica, priva di cornici. Sulla fronte è raffigurata una scena di lotta tra un grifo e un cavallo, circondata da un listello a rilievo variamente decorato. Sulla sinistra è raffigurato il cavallo, con il muso in basso, le zampe anteriori piegate e quelle posteriori erette e con la coda in aria. Su di esso si scaglia un grifo con il corpo inarcato e le zampe anteriori conficcate sul dorso dell'animale. Il listello rilevato che circonda la scena è decorato, in basso, da una spirale ricorrente e, in alto, da un motivo a treccia ripetuto probabilmente anche ai lati.

[1]

DRESSEL, p. 259, n. 5; MonInst, XI, 1879, tav. X, 5; VAN BUREN, p. 36, IV, xiv, 1.

[2]

VAN BUREN, p. 45, VI, xiii, 1, tav. 22; SCOTT RYBERG, pp. 162-163, tav. 39, fig. 159.

[3]

DELLA SETA, p. 298.

[4]

Van Buren, p. 44, VI, xii, 3, tav. 22.

[5]

Cfr. E. Stefani, in NSc, 1954, p. 26.

[6]

Ashby-Pfeiffer, p. 102, fig. 13.

[7]

Annlnst, 1880, p. 323; Van Buren, p. 44, VI, xii, 7.

[8]

W. Helbig, Scavi di Nazzano, in BullInst, 1873, p. 121

[9]

P. Romanelli, Lo scavo al tempio della Magna Mater sul Palatino e nelle sue adiacenze, in MAL, XLVI, 1963, p. 219, fig. 11 c.

[10]

Cfr.Dressel, p. 284, tav. R, 4.

[11]

Jastrow, Terracotta Reliefs, p. 67 ss, fig. 2.

[12]

Van Buren, p. 42, VI, v, tipo A, 6, tav. 22.

[13]

Van Buren, p. 42, VI, v, tipo A, 5.

[14]

Cressedi, p. 59, tav. III.

[15]

Annlnst, 1880, p. 323.

[16]

Dressel, p. 275, n. 15; Monlst, XI, 1879, tav. X,10.

[17]

Mengarelli, Caere II, p. 82, fig. 5.

[18]

Dressel, p. 274, n. 14; Monlst, XI, 1879, tav. X, 12.

[19]

Dressel, p. 279, n. 20; Monlst, XI, 1879, tav. X, ll.

[20]

Jastrow, Terracotta Reliefs, p. 73, figg. 5-5a.

[21]

Van Buren, p. 29, IV, i, tipo A, 5, tavv. 19-20; Paribeni, p. 271, n. 828.

[22]

Della Seta, p. 298.

[23]

Della Seta, p. 199;Van Buren, p. 29, IV, i, tipo A, 8; Moretti, p. 201.

[24]

D. Faccenna, Scambio con il Museo Nazionale di Tokio, Roma 1965, p. 7, n. 3.

[25]

Van Buren, p. 29, IV, i, tipo A, 3.

[26]

J. SÏEVEKING, Die Terrakotten der Sammlung Loeb, Munchen 1916, pp. 54-55, tav. 112 e p. 55, nota 3.

[27]

Minervini, in Bullettino Archeologico Napolitano, N. S. VII, 1859, p. 187, tav. XIV.

[28]

Dressel, p. 264, n. 10.

[29]

L. PollaK, Joseph v. Kopf als Sammler Beschreibung der von ihm hinterlassenen Sammlung, Rom 1905, tav. VIII, n. 171.

[30]

Mengarelli, Caere II, pp. 81-83, fig. 6.

[31]

Reinach, p. 249, fig. 35.

[32]

Dressel, p. 265.

[33]

Dressel, p. 265; MonIst, XI, 1879, tav, Xa, 7-7a..

[34]

Jastrow, Typenwandel, p. 8, tav. VIa; Van Buren, p. 30, IV, i, tipo B, 4, tav. 20.

[35]

I.Jacopi, L'Antiquarium Forense, in Itinerari dei Musei, Gallerie e Monumenti d'Italia, Roma 1974, p. 35.

[36]

Dressel, pp. 266-267; Monlst, XI, 1879, tav. Xa, 4.

[37]

Dressel, p. 267, tipo D; MonIst, XI, 1879, tav. Xa, 5.

[38]

Cfr. Van Buren, p. 31, IV, iii, 1, tav. 20.

[39]

Van Buren, p. 26, II, ii, 4, tav. 18.

[40]

Dressel, p. 277, n. 18, tav. R, 2; Cataìogue des objets d'art antiques dependant de la succession Alessandro Castellani, Paris 1884, p. 74, n. 550; Weicker, p. 189; Van Buren, p. 26, II, ii, 2.

[41]

Van Buren, p. 31, IV, iv, tipo A, 6, tav. 21; Paribeni, p. 271, n. 828.

[42]

G. Gatti, in NSc, 1899, p. 128; I. Iacopi, L'Antiquarium Forense, in Itinerari dei Musei, Gallerie e Monumenti d'Italia, Roma 1974, n. 112, p. 25.

[43]

T. Panofka, Il Museo Bartoldiano, Berlino 1827, p. 152, n. 57; E. gerhard, Leitfaden zur Terracotten, Berlin 1851, p. 47, n. 133.

[44]

E. Paul, Antike Welt in Ton, Leipzig 1959, p. 106, n. 403, tav. 100.

[45]

R.Rochette, Monuments inédits d'antiquité figurée, grecque, étrusque et romaine, Paris 1833, p. 43, tav. VI, 2.

[46]

W. Fol, Catalogne du Musée Fol, Genève 1874, p. 153, nn. 740-741.

[47]

Cfr. Dressel, pp. 269-271, n. 11; MonIst, XI, 1879, tav. Xa, 9.

[48]

L. Pollak, Joseph v. Kopf als Sammler Beschreibung der von ihm hinterlassenen Sammlung, Rom 1905, tav. VIII, n. 170.

[49]

H. von Rohden, Terrecotte di Nemi, in RM, 1886, p. 178.

[50]

Dressel, p. 270, nota 1.

[51]

Van Buren, p. 32, IV, iv, tipo A, nn. 14-15.

[52]

M. Mazzolami, Forma Italiae, Anagnia, R. I, VI, Roma 1969, p. 116, fig. 158.

[53]

Dressel p. 270; MonIst, XI, 1879, tav. Xa, 9.

[54]

L. Quilici, Forma Italiae, Collatia, R. I, X, Roma 1974, p. 819, n. 710, fig. 1851.

[55]

Dressel, pp. 272-274, n. 12; MonIst, XI, 1879, tav. X, 6.

[56]

Dressel, p. 274.

[57]

Van Buren, p. 39, V, vi, tipo B, l, tav. 21; Scott Ryberg, fig. 169, b; Paribeni, p. 271, n. 827.

[58]

Cfr. Dressel, p. 274, tipo B, tav. R, l.

[59]

Cfr. Wuilleumier, p. 50, nota 2.

[60]

Cfr. Wuilleumier, p. 50, nota 2, fig. 1.

[61]

N. Breitenstein, Catalogne of Terracottas, Cypriote, Greek, Etrusco-Italien and Roman, Copenhagen 1941, tav. 96, n. 785.

[62]

Dressel, p. 276; MonIst, XI, 1879, tav. X, 9.

[63]

Dressel, p. 276.

[64]

Cfr. A. Bartoli, I pozzi dell'Area Sacra di Vesta, in MAL, XLV, 1961, p. 83, fig. 36.

[65]

Devo questa informazione al Dott. E. Monaco.

[66]

Cfr. G. Cultrera, Nuove scoperte nelle necropoli Tarquinesi, in NSc, 1920, p. 256, fig. 9.

[67]

M. J. Strazzulla, in corso di stampa.

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