Frammento di fregio con strumenti sacrificali e navali, bordato da
una cornice a kyma lesbio.
Le figure sono allineate paratatticamente una accanto all'altra,
senza alcun interesse ad una resa proporzionale reciproca. Da sinistra a
destra, si riconoscono: un aplustre, un aphlaston con ritratto, un'ancora,
una prua rostrata con protome di cinghiale, un bucranio con infula
sacrificale, un simpulum (un mestolo sacrificale) ed un lituo (bastone
ricurvo tipico degli auguri).
Il frammento va esaminato insieme ad altre cinque lastre (inv.
604-606- 608--611-613), che presentano un analogo criterio compositivo,
con oggetti allineati paratatticamente in modo simmetrico: due lastre
presentano esclusivamente oggetti sacrificali, mentre le altre tre un
sistema che alterna oggetti che richiamano una vittoria navale ed oggetti
sacrificali.
Doveva trattarsi di un fregio pertinente un edificio che celebrava
una vittoria navale, eretto verosimilmente in Campo Marzio.
I frammenti dei rilievi erano già esposti nel Palazzo dei
Conservatori alla metà del secolo XVI; furono murati in alto nella sala
dei Filosofi probabilmente per alludere ad una collocazione originaria
quale fregio di un edificio templare.
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